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Edolo, i rifugisti guardano al futuro. Il presidente del Cai Milano: “Sempre più vicini agli alpinisti”

sabato, 27 maggio 2017

Edolo –  Il seminario “Rifugi 4.0” ha coinvolto studenti ed esperti di montagna e l’intervento di Massimo Minotti, 52 anni, ingegnere e docente al Politecnico, presidente del CAI Milano, è servito a chiarire il futuro dei rifugi. “Dobbiamo cambiare tipo di approccio – ha detto Minotti – oggi andare in montagna significa rispettare l’ambiente, ma anche apprendere qualcosa di nuovo e in questo senso numerosi sono i corsi che vengono proposti e che vedono i rifugisti in prima linea”.

Rifugi 1

Il presidente del Cai Milano è partito dalla vocazione e dallastoria dei rifugi, poi è passato alle loro funzioni, quelle originali e quelle di oggi, con uno sguardo allo scenario futuro.

Durante il seminario, organizzato all’Unimont di Edolo (Brescia), che ha visto l’introduzione in teleconferenza della coordinatrice Anna Giorgi, è stato anche proposto un focus sulla frequentazione, sono state presentate le modalità gestionali ed organizzative e le loro specificità.  Inoltre ci sono state due testimonianze di Luca (gestore del rifugio Bignami in Valmalenco) e Alex (gestore dei rifugi in Grigna) che hanno illustrato la loro attività, la gestione di clienti stranieri e l’utilizzo delle Rete , in particolare dei social per mettersi in contatto con il mondo dell’alpinismo. Infine il presidente Massimo Minotti ha annunciato un progetto ambizioso: collocare una webcam in ogni rifugio.



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