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Attività, esperienze e laboratori creativi nell'hub di Malonno

Malonno (Brescia) - Attività, esperienze e laboratori creativi per favorire inclusione e partecipazione. Nuove opportunità per i preadolescenti della Valle Camonica, dopo l'inaugurazione dell'Hub a Lava a Malonno (Brescia).


Nell’ambito del progetto DAD (Differenti Approcci Didattici) - progetto selezionato nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e cofinanziato da Fondazione Cariplo e di cui la Fondazione della Comunità Bresciana è ente capofila - è stato inaugurato l’hub di Lava di Malonno "Dire - fare - sperimentare", luogo di inclusione e partecipazione dove poter sperimentare laboratori e offrire uno spazio di incontro per i giovani tra gli 11 e i 18 anni.


All’inaugurazione, che si è svolta nelle ex scuole di Lava di Malonno, sono intervenuti Alberta Marniga, presidente Fondazione della Comunità Bresciana; Massimo Maugeri, assessore alla Cultura e al Turismo di Comunità Montana di Valle Camonica; Moira Giacomini, assessore all’Istruzione e alla Cultura del Comune di Malonno; Christian Marmaglio, Cooperativa Il Calabrone; Caterina Mastaglia, referente HUB, Il Cardo Cooperativa Sociale Onlus e Chiara Ruggeri, Il Cardo Cooperativa Sociale Onlus.


GLI OBIETTIVI - Cosa vorrebbe essere questo hub? Mutuato dal mondo aereo spaziale, l’hub vorrebbe configurarsi come un polo di arrivo e partenza e di interconnessione fra le realtà del territorio dell’alta Valle Camonica. L’obiettivo? Mettere in connessione diversi mondi, in particolare per cercare di sviluppare un contatto tra le istituzioni scolastiche e il territorio circostante.

Le molteplici attività già in essere fanno sì che il nuovo hub non si ponga in antitesi con esse, ma in collegamento e in ricerca di soluzioni innovative e condivise.


La spazio destinato all’hub si trova nelle ex scuole di Lava di Malonno, un luogo che è già un punto di riferimento per i ragazzi della zona e per l’intera comunità e che ben si presta a creare immediati collegamenti e sinergie.


I REFERENTI - Grazie all’apertura di questo hub i giovani entrano in relazione tra loro e con il territorio, con la possibilità di fare esperienze concrete, acquisire nuove competenze, conoscere nuove persone e avere uno spazio che sia tutto per loro.


Per questo motivo, da settembre, con il Comune di Malonno e un gruppo di pre-adolescenti, Il Cardo ha lavorato alla sistemazione di una stanza all’interno delle ex scuole di Lava.


I ragazzi – insieme alla referente Caterina Mastaglia e all’artista Sara Donati – hanno avuto la possibilità di raccontare i loro desideri e i loro bisogni. Inoltre hanno avuto la possibilità di progettare gli spazi e nelle ultime settimane si sono letteralmente messi all’opera: chi pitturando, chi occupandosi della ristrutturazione di alcuni mobili, chi pulendo gli ambienti esterni, e chi pensando e progettando i prossimi laboratori che potranno essere realizzati.


Al momento l’hub di Lava di Malonno, il primo ad essere inaugurato in Valle Camonica, è aperto tutti i lunedì pomeriggio, dalle 14 alle 16, ma l’obiettivo è di arrivare alle tre aperture settimanali.
In Valle Camonica il Progetto DAD è sostenuto da una rete di cui fanno parte Arcobaleno SCS Onlus, Il Cardo Cooperativa Sociale Onlus, Cooperativa Azzurra Onlus e l’Azienda Territoriale per i Servizi alla Persona Valle Camonica, con la Comunità Montana di Valle Camonica come referente territoriale.



IL PROGETTO DAD - Differenti Approcci Didattici lavora per ridurre e combattere il divario digitale e la disuguaglianza di opportunità educative all’interno di sei Ambiti territoriali della provincia di Brescia (Brescia Città, Valle Trompia, Bassa Bresciana Centrale, Valle Sabbia, Valle Camonica e Montorfano) nel triennio 2021-2024. Coinvolge complessivamente 50 scuole, 18 Enti del Terzo Settore, 9 Enti Pubblici e un Ente Valutatore. Ente Capofila è la Fondazione della Comunità Bresciana. Il progetto ha l'obiettivo di intercettare 5.000 famiglie, 400 tra docenti ed educatori e 6.000 minori tra gli 11 e i 17 anni. Le azioni progettuali partono dal potenziamento delle infrastrutture digitali all’interno degli istituti scolastici e dalla fornitura di dispositivi. Vengono proposti percorsi di formazione rivolti a studenti, docenti, genitori ed educatori. Il progetto mette a disposizione consulenti tecnici in grado di indicare fonti di finanziamento sul tema del contrasto della povertà educativa, educatori professionisti per supportare i minori ed infine alcuni “animatori digitali”, persone formate per garantire il mantenimento della digitalizzazione e supporta la creazione di hub territoriali. Intende infine promuovere una cultura aperta e inclusiva
attraverso il coinvolgimento di un comitato scientifico appositamente costituito. Il progetto viene accompagnato, per valutazione e monitoraggio, da uno specifico ente valutatore. Centrale è infine l’accompagnamento da parte della cabina di regia progettuale, impegnata nel rafforzamento delle reti di partenariato già consolidate e nella creazione di nuove.

Ultimo aggiornamento: 08/05/2023 03:56:52
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