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Atlante Toponomastico Bresciano: progetto sulla Valle Camonica

Brescia - La toponomastica è un valido mezzo di conservazione e di salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. Fondazione Civiltà Bresciana, nella sua opera di salvaguardia del patrimonio culturale per il territorio di riferimento, avvia un vasto e ambizioso progetto pluriennale finalizzato a indagare, raccogliere e studiare la macro e la microtoponomastica. Interessata anche la Valle Camonica.


La Fondazione Civiltà Bresciana ha ottenuto un contributo da Regione Lombardia per un nuovo step del progetto denominato "Per la salvaguardia e la valorizzazione di un patrimonio immateriale prezioso": la Valle Camonica e la Val Sabbia nell’Atlante Toponomastico Bresciano, il cui valore ammonta complessivamente a 30mila euro. Il finanziamento rientra nei contributi regionali previsti dal "Bando per la valorizzazione, promozione di istituti e luoghi della cultura, patrimonio immateriale, siti Uneco e itinerari culturali, catalogazione del patrimonio culturale 2021-2022". La restante somma di cofinanziamento è coperta dalla stessa Fondazione con i partner di progetto Comunità Montana della Valle Camonica e del Centro Studi San Martino.


Le indagini inerenti soprattutto alla microtoponomastica ancora vivente consentono di salvare nozioni e conoscenze in rapida perdita a causa del progressivo venir meno degli informatori più anziani, unici detentori e fonti di questo sapere. Raccogliere, studiare e conservare le voci, spesso arcaiche, della toponomastica locale, in via di rapida scomparsa e di totale oblio, specialmente nelle aree più soggette a forte e repentina trasformazione, significa conservare la traccia linguistica di un determinato momento storico che riassume in sé un tratto del paesaggio geografico o antropico cronologicamente circoscrivibile e ricostruibile. Il nome dei luoghi è infatti un tratto profondamente caratterizzante le diverse comunità locali che in ogni tempo hanno individuato gli elementi geografici, topografici, antropici, vegetazionali del proprio territorio, coniando per ciascuno uno specifico nome. Ciascun toponimo diviene così la tessera di un mosaico complesso da restituire alla consapevolezza delle popolazioni locali perché possano riappropriarsi del senso profondo di una storia identitaria loro specifica.


Nel suo oscillare tra le scienze linguistiche e quelle geografiche, la toponomastica può restituire in un solo momento il senso di una storia plurisecolare attraverso cui un territorio, insieme ai suoi abitanti, si è organizzato nel tempo. L’analisi del nome dei luoghi può raccontare la storia evolutiva del paesaggio nelle sue più composite sfaccettature, sia di ordine naturale sia di sovrapposizione antropica, sociale, culturale, religiosa, economica, tecnologica in un’infinita gamma di variabili locali.


Ecco allora che lo studio toponomastico può divenire un momento di riscoperta profonda e di riappropriazione di una specifica identità sociale e culturale che ben poche altre operazioni sarebbero in grado di restituire in modo altrettanto articolato, organico e incisivo.


La toponomastica aiuta a comprendere e interpretare i segni del paesaggio, a ripercorrere il farsi e il trasformarsi dei luoghi, della loro conformazione fisica, delle stratificazioni storiche e delle relazioni che ogni parte intrattiene con il contesto e con le persistenze.


Fra le persistenze più tenaci di un luogo, anche quando i segni fisici che le avevano generate sono ormai perduti, ci sono le parole. Tramandati di generazione in generazione, spesso nelle loro forme più arcaiche, i macro e i microtoponimi sono in grado di descrivere, spiegare e raccontare, insieme ad altre fonti, il paesaggio che oggi viviamo e di aiutarci a comprenderlo nella sua natura più profonda e stratificata.


Perché un “Atlante Toponomastico Bresciano”
I toponomi sono testimonianze della storia e della cultura dei luoghi, contribuiscono all’identità e al riconoscimento delle comunità, garantiscono le specificità territoriali e con queste il radicamento della popolazione.

L'Atlante Toponomastico Bresciano si pone dunque due obiettivi primari: il salvataggio di un patrimonio linguistico e immateriale in via di estinzione che si è stratificato nel corso del tempo descrivendo e denominando gli aspetti del territorio provinciale e le sue trasformazioni; offrire agli studiosi, agli amministratori e ai cittadini tutti un vasto e articolato corpus di informazioni, soprattutto storiche, nei loro diversi risvolti tematici relativi tanto alla geomorfologia e alla natura del terreno, quanto a vegetazione, flora e fauna, al paesaggio agrario o a quello edificato e più spiccatamente antropico, suggerendo spunti interpretativi non sempre scontati o convenzionali, ma di fondamentale utilità per la tutela e la valorizzazione del paesaggio bresciano e della cultura che l'ha plasmato.


Un progetto vasto e pluriennale
La Fondazione Civiltà Bresciana, nella sua opera di salvaguardia del patrimonio culturale per il territorio di riferimento, avvia un vasto e ambizioso progetto pluriennale finalizzato a indagare, raccogliere e studiare la macro e la microtoponomastica del territorio bresciano tramite la messa a punto – grazie a un Comitato scientifico di esperti appositamente costituito – di metodi e strumenti applicabili nelle diverse aree geografiche della provincia per la progressiva costruzione di un Atlante toponomastico bresciano e la formazione di una banca dati digitale che prevede la georeferenziazione e la schedatura dei dati toponomastici raccolti, sia storici, sia attuali.


Il Progetto Toponomastica Bresciana conquista il primo posto nella graduatoria del bando della Regione Lombardia relativo alla “Salvaguardia e valorizzazione del Patrimonio Culturale Immateriale e della lingua lombarda - Anno 2019” ottenendo un finanziamento che consente di costruire l’architettura scientifica della ricerca e del sistema informativo di raccolta e divulgazione dei dati denominato Atlante Toponomastico Bresciano. Consente anche di avviare le prime ricerche e di farne confluire gli esiti su un apposito sito web (www.toponomasticabresciana.it raggiungibile anche dalla home del sito www.fondazioneciviltabresciana.it ) così da renderli fruibili al pubblico, alle istituzioni, agli studiosi e ai cultori della materia nonché alle comunità locali. Nel sistema informativo confluisce lo spoglio delle toponomastiche storiche e attuali relative ad alcune aree del territorio provinciale bresciano. In seguito, la pandemia limita fortemente tutte le attività di spostamento e di contatto diretto con testimoni, informatori, ricercatori e appassionati locali, ma non ferma le ricerche e la progettazione delle fasi successive dell’Atlante.


La Fondazione Civiltà Bresciana ha ottenuto un contributo dalla Regione Lombardia di 21mila euro per un nuovo step del progetto denominato Per la salvaguardia e la valorizzazione di un patrimonio immateriale prezioso: la Valle Camonica e la Val Sabbia nell’Atlante Toponomastico Bresciano, il cui valore ammonta complessivamente a 30.000 euro. Il finanziamento rientra nei contributi regionali previsti dal “Bando per la valorizzazione, promozione di istituti e luoghi della cultura, patrimonio immateriale, siti UNESCO e itinerari culturali, catalogazione del patrimonio culturale 2021-2022”. La restante somma di cofinanziamento è coperta dalla stessa Fondazione con i partner di progetto Comunità Montana della Valle Camonica e del Centro Studi San Martino.


Nuovi traguardi del progetto 2021
Sono stati estesi gli studi in due aree della provincia bresciana di speciale importanza e significato sociale, ambientale, culturale e geolinguistico: la Valle Camonica e il Parco Regionale dell’Alto Garda Bresciano, con particolare riferimento all’Area Wilderness “Val di Vesta” e alla Riserva Naturale "Valle del Prato della Noce”, sviluppati in massima parte nel contesto paesistico della Val Sabbia. Nel primo ambito geografico si è provveduto all'implementazione della toponomastica catastale storica desunta dalla documentazione del Catasto Lombardo Veneto del 1853, con relativa georeferenziazione poligonale di altri 2.284 toponimi appartenenti a 14 comuni censuari, nonché al caricamento dei 3.235 soli lemmi appartenenti a 13 comuni censuari della valle, portando il totale complessivo dei toponimi storici della Valle Camonica, inseriti a vari livelli di completezza, a 10.830. A questi si aggiungono, a completamento dell’intero territorio della Valle, i toponimi di 5 comuni censuari rilevati presso l’Archivio di Stato di Milano. Nel secondo ambito si sta procedendo alla raccolta e la georeferenziazione della toponimia vivente (circa 320 voci) rilevabile in un'ampia porzione della Val Sabbia circostante il Lago d'Idro e in diverse aree protette ivi esistenti.


A quanto sopra esposto, si aggiungono l'acquisizione e l'implementazione di materiali toponomastici frutto di lavori già attuati in territorio bresciano da singoli studiosi o da gruppi di studio, al fine di mettere a disposizione del pubblico, sul sito dell’Atlante Toponomastico Bresciano materiali spesso poco conosciuti o di poco agevole reperimento. Si stanno inoltre implementando gli strumenti di ricerca a disposizione di scuole, studiosi, ricercatori e collaboratori locali a supporto delle ricerche già avviate e in via di sviluppo tramite la redazione di una bibliografia e di una sitografia toponomastiche generali dell'Italia settentrionale, sempre indispensabili per l'esecuzione di studi scientificamente corretti, tramite i necessari confronti bibliografici. Per il miglioramento funzionale del sistema informativo, sarà introdotto un ampliamento contenente tabelle e mappe interattive per la visualizzazione e il monitoraggio dello stato di avanzamento della ricerca sul territorio provinciale nelle sue diverse fasi che diverrà, automaticamente, un indicatore per il monitoraggio del progetto.


Obiettivi
Il fine ultimo del progetto, come già in passato, è la raccolta, la produzione e la divulgazione di conoscenze e di strumenti, da chiunque consultabili e fruibili e facilmente reperibili sul sito web dedicato, che l'argomento toponomastico è in grado di veicolare mettendo in risalto una straordinaria serie di argomenti correlabili tra loro e capaci di delineare scenari complessi e densi di significati. I risultati pubblicati potranno anche costituire un esempio praticabile da chiunque voglia inaugurare progetti analoghi, ovvero potranno fornire una traccia sperimentata per altri studiosi che volessero aderire al progetto bresciano.


Le motivazioni inerenti alla sistematizzazione della toponomastica catastale storica della Valle Camonica riguardano, invece la messa a disposizione di tecnici comunali, urbanisti e pianificatori di vario livello, studiosi e studenti o di chiunque ne sia interessato, in modo semplice, facilmente reperibile e consultabile, di un notevole e importante patrimonio di valore e carattere archivistico e di notevole significato storico, quale indispensabile base per diverso genere di analisi, ricognizioni e ricerche successive. La loro digitalizzazione e georeferenziazione potrà servire dunque sia ai singoli comuni nelle procedure di redazione dei relativi strumenti urbanistici, nonché agli enti sovracomunali (Comunità Montana, Provincia, Regione) per la messa a punto di diversi aspetti della pianificazione territoriale.

Ultimo aggiornamento: 27/12/2021 01:28:58
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