Nell'inchiesta, oltre all'ex sindaco e al dirigente comunale sono coinvolte altre tre persone.
Al termine dell'interrogatorio i legali dei due indagati per presunta turbata libertà degli incanti su due appalti comunali hanno chiesto la revoca della misura dei domiciliari e il Gip ha applicato nei confronti dell'ex sindaco l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria in sostituzione degli arresti domiciliari solo per il fatto che avendo dato le dimissioni da primo cittadino viene meno il periodo di reiterazione del reato. Dando le dimissioni da sindaco, il Comune di Berzo Demo sarà commissariato.
Secondo la Procura, le indagini sono state condotte dai carabinieri dell'Aliquota Radiomobile della Compagnia di Breno, ci sarebbero stati appalti pilotati per realizzare attività pubbliche sul territorio comunale. Un’indagine nata da un esposto della minoranza in consiglio comunale. Secondo le ricostruzioni dei carabinieri, attraverso attività d’intercettazione telefonica e ambientale ma soprattutto attraverso l’analisi di numerosi documenti amministrativi, sarebbero emerse presunte irregolarità nella gestione delle gare di appalto e nell’assegnazione dei lavori per la fornitura di materiale edile, dei servizi di pulizia.