Il programma è stato rinnovato nei giorni scorsi alla Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, con la firma del dirigente del Centro Trasferimento Tecnologico, Claudio Ioriatti e del direttore di APOT, Alessandro Dalpiaz (nella foto).
L’impegno di APOT e di FEM, attraverso il suo Centro Trasferimento Tecnologico, è costante nel tempo e include sia la condivisione delle attività che la compartecipazione ai costi.
Nel costo totale di previsione, tema dell’accordo, stimato a 754.700 euro si distinguono molte voci di budget, che si riferiscono a diverse attività sperimentali e prove dimostrative; si va dalle ricerche sul miglioramento delle tecniche di produzione più idonee per le varietà di recente introduzione fino al controllo dell’epoca di maturazione e il supporto alla conservazione dei frutti, passando attraverso la sperimentazione nell’ambito delle tecniche di coltivazione e di difesa dalle fitopatie con l’obiettivo di trovare alternative progressivamente migliori.
Ogni voce affrontata mira a sostenere il comparto ortofutticolo trentino, proponendo un consulenza attenta e diffusa per accompagnare i produttori locali nelle scelte migliori per la campagna produttiva corrente, ma anche di aggiornamento rispetto alle innovazioni ed alle priorità del settore.
“Apot e la Fondazione Mach condividono ormai da molti anni un percorso di fruttuosa collaborazione finalizzato ad offrire una consulenza tecnica di alto profilo ad ogni singolo frutticoltore ed a cercare continuamente soluzioni innovative per i problemi tecnici più attuali e più strategici per il settore. Questo quadro di attività è incardinato in una specifica convenzione triennale, rinnovata per il triennio 2021- 2023, ma ogggetto di approfondito confronto per un suo costante adattamento alle nuove priorità ed esigenze del settore”, ha evidenziato Alessandro Dalpiaz, Direttore di Apot.
Tra gli interventi più importanti del programma 2022, troviamo: “Certificazioni di prodotto e di sistema” (come rinnovi o come moduli aggiuntivi); “Controlli di produzione integrata”; “Controlli circa la maturazione e conservazione delle mele”; “Miglioramento delle tecniche di produzione delle nuove varietà”; “Monitoraggio dell’azoto minerale nel suolo dei meleti”; “Studio di potenziali nuovi vettori della fitoplasmosi degli scopazzi”.
Anche alla Formazione è riservata un’attenzione importante. L’intensa e continua attività formativa, da molti anni riservata ai soci APOT, consente agli agricoltori di accumulare inoltre crediti formativi utili al rinnovo dell'abilitazione all'acquisto e uso dei prodotti fitosanitari.
“La collaborazione di FEM con i produttori frutticoli aderenti ad APOT si rafforza e si concretizza ogni anno attraverso un programma di attività sperimentali e di prove dimostrative di campo. Tali attività, concertate fra i due enti, sono finalizzate ad analizzare le problematiche emergenti e a validare le soluzioni operative messe a disposizione dalla ricerca e dall’innovazione tecnologica. Sperimentazione e verifica sul campo sono attività fondamentali per offrire un servizio di consulenza sempre aggiornato ed in grado di rispondere prontamente ed efficacemente alle esigenze della produzione, in un contesto in continua evoluzione sia per effetto dei cambiamenti climatici che per la dinamicità del mercato globale“, ha dichiarato il dirigente del Centro Trasferimento Tecnologico, Claudio Ioriatti.