Partendo dall’osservare un sistema di assistenza che funziona, possiamo a nostra volta, grazie alle opportunità che la nostra speciale Autonomia ci offre, diventare un modello di ispirazione per gli altri".
Tra le maggiori criticità che le Apsp si trovano ad affrontare, come emerso dai vari incontri, la carenza di posti letto convenzionati, con numeri che vedono la Valle di Non con il più basso rapporto percentuale tra la popolazione con più di 75 anni non autosufficiente e posti letto convenzionati. Altra questione affrontata nel corso dei colloqui, la difficoltà di gestione di casi e bisogni eterogenei che necessitano di cure molto diverse tra loro, fattore che impatta anche sulla qualità dei servizi garantiti. Su questo fronte un supporto importante, come evidenziato da Minervini dell’Azienda sanitaria, potrà venire dal progetto Minerva, che punta a fornire una fotografia aggiornata degli ospiti di tutto il sistema delle Apsp.
Ad evidenziare la necessità di affrontare in modo diverso la gestione dell’anziano non auto sufficiente è stata Elena Bravi, che ha sottolineato come "il sistema oggi, rispetto all’andamento demografico, faccia fatica a reggere. Di fronte ad una società sempre più anziana vanno fatte pianificazioni organizzative nuove".
Ad accogliere la delegazione di assessorato e Azienda sanitaria all’Apsp Anaunia di Taio, c’erano il direttore Fausto Flaim e il presidente Flavio Gilli, insieme alla sindaca di Predaia Giuliana Cova. All’Apsp Santa Maria di Cles erano presenti il direttore Luca Cattani e la presidente Laura Flor, mentre alla Stella Montis di Fondo ha fatto gli onori di casa la presidente Gigliola Battisti, insieme al sindaco di Borgo d’Anaunia Daniele Graziadei.
La visite di oggi rappresentano la prima di una serie di tappe sul territorio trentino, che vedrà l’assessore Tonina e l’Azienda sanitaria impegnati in un vero e proprio tour delle Apsp. Gli incontri saranno fondamentali per avere un quadro più completo delle realtà locali, dove le Apsp forniscono un servizio prezioso alla comunità, nel campo della non autosufficienza e più in generale dei bisogni di salute del territorio. Provincia e Azienda sanitaria sono attente alle richieste delle varie realtà, che spesso hanno peculiarità ed esigenze diverse tra loro. Fondamentale sarà anche il dialogo con le amministrazioni locali, per la definizione delle progettualità future che mettano al centro, prima di tutto, la cura e il benessere degli anziani.