Rabbi - La sostenibilità dello sviluppo ed il turismo: queste le due fondamentali tematiche sviluppate e discusse in Val di Rabbi, suggestiva valle laterale della Val di Sole nel Parco Nazionale dello Stelvio, insieme a 35 esperti turistici ed amministratori politici provenienti da nove Stati dell’America Latina (Cile, Colombia, Cuba, Guatemala, Messico, Panama, Paraguay, Perù e Repubblica Domenicana).
Il significativo momento di ascolto e confronto è stato offerto dalla visita-studio degli esponenti centro e sud americani nell’ambito della Summer School, corso di alta formazione organizzato dal Centro OCSE di Trento per lo Sviluppo Locale (istituito dall'OCSE Organizzazione per la Cooperazione e Sviluppo Economico, il Governo Italiano e la Provincia autonoma di Trento nel 2003), con la preziosa collaborazione della Scuola di Formazione per Amministrazione, Finanze e Tecnologie di Medellin (Colombia) e l’Università Autonoma di Tamaulipas (Messico).
Dopo l’introduzione di Paolo Rosso, coordinatore dell’importante iniziativa internazionale, la direttrice delle Terme di Rabbi Sara Zappini, ha illustrato in particolare il nuovo locale parco sonoro Fruscio: “una sorta di silenzio terapeutico, sede finale di un percorso in cui vogliamo portare le persone ad ascoltare il silenzio offerto dai boschi ed i suoni degli elementi naturali contro il bombardamento sonoro quotidiano. Per questo il percorso si conclude in un anfiteatro naturale in mezzo al bosco, nel quale vengono installati strumenti musicali di legno che emettono suoni sempre più alti. Un approccio mutuato dalle campane tibetane.” Particolarmente apprezzato anche l’intervento di Fabio Sacco, Direttore Generale dell’APT Val di Sole, che ha illustrato in lingua spagnola i cambiamenti di strategia degli ultimi anni da parte dell’azienda turistica valligiana: “un significativo mutamento per rendere la vacanza veramente sostenibile e basatosi su alcuni valori prioritari, come ad esempio la sostenibilità ambientale, uno dei principi cardini su cui la Val di Sole si sta impegnando attivamente per preservare la natura in cui è immersa”.
Tra i vari progetti ricordati, la mobilità sostenibile, Pejo Plastic Free, Uno di Un Milione, Rifugi Sostenibili, nonché l’accessibilità e fruibilità invernale delle 3 ski aree solandre anche per gli sciatori diversamente abili. “Tutti progetti”- ha evidenziato più volte il Direttore Sacco- “non calati dall’alto ma ideati ed elaborati dal basso grazie alla continua collaborazione e proficua condivisione con il territorio ed i numerosi stakeholders (portatori d’interesse) locali, nella finalità di rendere il turista un importante residente temporaneo e contribuire quindi a incrementare lo sviluppo locale in maniera concertata con la comunità ed il territorio”.
Particolare accento è stato posto su Val di Sole Ritorno al Futuro: “Un progetto che desidera prendere in mano il destino del nostro territorio, per esserne protagonisti come individui e come comunità; un’iniziativa che vuole tracciare una via condivisa per il futuro, andando a sondare aspettative, visioni e sogni che definiranno i prossimi 20 anni e sui quali si giocherà lo sviluppo armonico e sostenibile del nostro territorio e del turismo. L’obiettivo finale è disegnare una nuova visione di futuro e dare risposte concrete a problemi reali.” Dopo l’intensa discussione sulle varie tematiche, il gruppo di interessati partecipanti ha degustato la nota acqua ferruginosa di Rabbi (“acqua forta” nel colorito dialetto locale) ed è poi salito sino al parco sonoro Fruscio, in località Pozzatine sopra Cavallar, potendo apprezzare e sperimentare i benefici naturali, grazie agli approfondimenti sul campo di Letizia Penasa, dinamica operatrice di benessere delle Terme di Rabbi, nonché di Sonia Ben Aissa, esperta educatrice ambientale del Parco Nazionale dello Stelvio-settore trentino.
La Summer School, giunta alla dodicesima edizione, ha come tema centrale la promozione dello sviluppo locale e, in particolare, analizza come gli interventi da parte di attori pubblici e privati sulle risorse presenti sul territorio – o “capitale territoriale”, che è il concetto chiave – possano avviare processi di cambio e trasformazione che migliorano lo stesso territorio anche a beneficio delle comunità che lo abitano. Pertanto, la Summer School mira a offrire una metodologia di lavoro che permetta di riconoscere e interpretare i fattori e le dinamiche che concorrono ai processi di sviluppo locale, anche attraverso lo scambio di esperienze a livello internazionale. I partecipanti provengono da istituzioni pubbliche o enti privati che operano nell’ambito dello sviluppo locale economico, sociale e delle comunità in un Paese dell’America Latina. La lingua di lavoro della Summer School è lo spagnolo, pur prevedendo un servizio di traduzione per gli interventi di esperti in italiano o altre lingue.
Ultimo aggiornamento:
29/07/2022 00:24:34