Il mio sogno è continuare a lavorare nelle malghe e magari aprirne una mia”.
Speranza condivisa da Lorenzo. Per lui, che frequenta l’Istituto agrario e da adolescente ha dovuto vivere in prima linea la furia del Covid nel comune diventato simbolo della prima feroce ondata pandemica, la vita in malga è però, oltre che una tappa di formazione, anche una sorta di rinascita: “Stare in qualche modo isolato dalla frenesia del mondo - spiega - è utile a disintossicarsi dallo stress accumulato. Ma l’aspetto più importante che mi fa consigliare ai miei coetanei un’esperienza in malga è il fatto che diventa una straordinaria occasione di problem solving. Quando sei in mezzo ai monti da solo con tanti animali, devi imparare a risolvere da solo i problemi quando capitano, impari a fare di tutto e a cavartela da solo”.
A Lorenzo la passione per malghe e allevamento è iniziata già prima dell’emergenza Covid. “Tre anni fa, ho convinto i miei genitori a trascorrere un’intera giornata e una notte in una malga dalle nostre parti. è stata una sensazione unica che mi ha fatto capire che una professione che preveda un rapporto stretto con animali e natura è probabilmente la mia strada. Mi piacerebbe proseguire anche dopo gli studi, magari partendo con un allevamento di oche, che ha costi di avvio produzione più contenuti”.
Per Alice e Lorenzo la conclusione simbolica della loro estate in malga è avvenuta oggi quando sono scesi da Malga Pontevecchio fino a Cogolo di Peio per la tradizionale Desmalgada che riporta gli animali nei rifugi invernali. Un trionfo di musica e colori nel quale le mucche percorrono le vie del paese “agghindate” con campanacci e fiori, accompagnate dalla banda e dai costumi tradizionali. Un appuntamento simbolo per le genti di montagna, che si trasforma in una festa per l’intera comunità ed è capace di far comprendere ai turisti quanto sia profondo il legame tra uomo, animali e natura in alta montagna.
Con la Desmalgada di Pejo si è conclusa la Festa dell’Agricoltura iniziata lo scorso venerdì 17 con molte diverse proposte: escursioni nel Parco Nazionale dello Stelvio, mercati contadini, laboratori wellness fitoterapici alla scoperta delle caratteristiche delle erbe montane, colazioni e aperitivi con prodotti del territorio e degustazioni dei tipici sapori di montagna.