Ad
Ad


Interpoma e la produzione di mele in Trentino, il commento di Dalpiaz

venerdì, 18 novembre 2022

Bolzano – L’edizione 2022 di Interpoma, l’unica fiera internazionale dedicata esclusivamente al mondo delle mele, dalla produzione allo stoccaggio, alla commercializzazione, che riunisce esperti della mela da 70 Paesi di tutto il mondo con le loro idee, prodotti, tecnologie, progetti e offre soluzioni innovative, è l’occasione per affrontare i temi del comparto.

Allo stand trentino di Interpoma, con la presenza di Apot, associazione produttori ortofrutticoli trentini; Consorzio Melinda e cooperativa La Trentina; Fondazione Edmund Mach; CIF-Consorzio Innovazione Frutta; CO.Di.Pr.A consorzio difesa produttori agricoli e Agriduemila Hub Innovation, è stata tracciata una panoramica sulla produzione melicola in Italia e nell’Unione Europea. A trainare in termini di valore della produzione è la Polonia, che copre il 23,02% delle quote di mercato, seguita dall’Italia con il 22,51% e la Francia con il 21,48%. Per quanto riguarda i volumi, il raccolto totale stimato in UE sarà di 12.201.000 tonnellate: la Polonia si conferma il primo Paese produttore con 4.750.000 tonnellate, in crescita rispetto alla stagione passata, seguita dall’Italia con 2.054.000 tonnellate e la Francia con 1.391.000 tonnellate.

VIDEO

Alessandro Dalpiaz (nel video) di Assomela è intervenuto sulla situazione italiana. “La produzione globale in Italia è abbastanza in linea con le ultime due stagioni. Mentre i quantitativi in Alto Adige e Trentino sono diminuiti rispetto agli anni passati, Veneto e Piemonte hanno compensato con una lieve crescita, anche se buona parte dei loro conferimenti viene destinata direttamente alla lavorazione”, afferma Dalpiaz. “A partire dalla metà di settembre, parte del raccolto ha potuto beneficiare della buona stagione ed esprimere la migliore qualità dei frutti, nel colore e nel gusto”.

Per quanto riguarda Melinda, con 380.000 tonnellate prodotte quest’anno su 507.000 tonnellate regionali, la campagna vendite si annuncia complessa e le cause sono sotto gli occhi di tutti: minore potere di acquisto da parte delle famiglie, contrazione del mercato, altissima competizione con gli altri produttori europei a cui si aggiungono i drammatici rincari relativi all’energia. Fortunatamente, a fronte di un lieve calo dei volumi rispetto allo scorso anno (-10% circa), il nuovo raccolto presenta una qualità di mele eccezionale, sia in termini di colorazione che di calibro.

Nonostante questa situazione di mercato abbastanza tesa, la scelta di Melinda è quella di continuare ad investire anche nel 2023, attraverso nuove attività di marketing dedicate al supporto della propria marca, alla valorizzazione del prodotto fresco ma anche sostenendo il nuovo business dei prodotti trasformati importantissimo per coinvolgere un target più ampio di consumatori.

La produzione stagionale della Cooperativa La Trentina, che rappresenta in maniera compatta oltre 700 soci agricoltori delle valli trentine, si aggira invece attorno alle 50.000 tonnellate. Certo è, per tutti, che lo scenario che il comparto si trova ad affrontare nel prossimo futuro è molto incerto, essere preparati diventa allora un obbligo, una responsabilità. I rincari in arrivo includeranno i costi dell’energia in primis, ma anche della carta – pensiamo ai pack – del carburante, con il conseguente rialzo dei prezzi anche a monte, da parte dei fornitori.

Come si possono dunque affrontare queste nuove sfide per il futuro? Da parte del Sistema Frutticolo Trentino la risposta c’è da tempo: lavorare uniti, crescere insieme, condividere progetti ed obiettivi. Soprattutto lavorare all’insegna della sostenibilità globale, dalla gestione del campo fino alla distribuzione del prodotto ed ai processi di gestione del rischio a 360°.

“Nei prossimi mesi sarà ancora più importante rispetto al passato saper investire nell’organizzazione e nel coordinamento strutturale del nostro sistema frutticolo trentino – conclude Ennio Magnani, presidente di APOT -. Tutte le difficoltà della logistica, l’export, a disponibilità del packaging, la gestione dei costi delle strutture, così come successo per il Covid, sono in qualche maniera gestibili solo con un approccio di sistema. Condividere le difficoltà, ragionare insieme sulle priorità da seguire, sono forse aspetti poco percepiti, ma sono convinto sia l’unico percorso per affrontare al meglio il futuro che ci attende. Lo stand di Apot ad Interpoma è proprio l’esempio della perfetta sinergia fra i diversi attori della nostra realtà frutticola”.



© Gazzetta delle Valli - Testata registrata in tribunale, direttore responsabile Pierangelo Panzeri - P. IVA 03457250136