Trieste - Il Governo Draghi tira dritto e nonostante le proteste conferma che domani il Green pass diventerà obbligatorio sul lavoro in Italia per dipendenti pubblici e privati. Le difficoltà organizzative per centinaia di migliaia di lavoratori, la disparità di trattamento tra vaccinati e non, la contraddittorietà continua dei provvedimento non frenano la linea dell'Esecutivo, nonostante un'evidente frattura sociale nel Paese e un rischio di paralisi del sistema economico.
Alla vigilia dell'entrata in vigore dell'obbligo, riflettori puntati sui porti e sui trasporti, per le conseguenze che la giornata di domani potrebbe avere sull'attività ordinaria. Il blocco della logistica potrebbe avere ripercussioni pesantissime sull'intera economia.
Minacciano la paralisi portuali e trasportatori. Da Trieste, 'perno' mediatico del sistema portuale in queste ore, non arretra nella protesta Stefano Puzzer, portavoce dei portuali locali: "Blocchiamo tutto, il governo deve rendersi conto. Stanno perdendo il contatto con la realtà", dice a Non è l'arena, su La7, ribadendo il no al Green pass e scartando la soluzione di tamponi gratuiti per i lavoratori offerti tramite circolare del Ministero dell'Interno.
Il rischio di uno stop alle attività coinvolge anche il trasporto su gomma. "Quando avevamo oltre 900 morti al giorno e un tasso di positività del 4,6% trovammo una soluzione per non bloccare i trasporti: se ha funzionato allora, perché oggi i trasportatori dovrebbero essere portatori del virus ed essere obbligati ad usare il Green pass?", chiede Paolo Uggè, presidente di Conftrasporto-Confcommercio, a Rainews 24. "Il 30% dei conducenti di mezzi pesanti viene da paesi europei dove non c’è il Green pass. Non si può fissare una data, magari il 31 dicembre, entro cui il vaccino va fatto obbligatoriamente?".
GREEN PASS: COLDIRETTI, CON BLOCCO CAMION A RISCHIO 85% SPESA.