Dimaro Folgarida (Trento) - Oltre 500 persone hanno seguito in presenza o in diretta streaming l’appuntamento organizzato dal Comitato Insieme per Andrea Papi al teatro comunale di Dimaro Folgarida (Trento). Il presidente Pierantonio Cristoforetti: "La grande partecipazione di sabato conferma come la presenza degli orsi nel nostro territorio sia un problema molto sentito".
È un teatro gremito quello di Dimaro Folgarida che ha accolto i relatori invitati a partecipare al primo convegno organizzato in Val di Sole, in provincia di Trento, sul tema dei grandi carnivori: oltre 500 le persone presenti in sala e che hanno potuto seguire la diretta streaming. Promotore dell’iniziativa il Comitato Insieme per Andrea Papi nato all’indomani della morte del ragazzo di 26 anni ucciso il 5 aprile 2023 nei boschi di Caldes dall’orsa JJ4.
"Il convegno – commenta il presidente Pierantonio Cristoforetti - è il naturale evolversi della attività svolta dal nostro comitato durante la primavera e l’estate 2023 in conseguenza alla tragica scomparsa di Andrea e allo svilupparsi di molte preoccupazioni da parte delle nostre genti. Il nostro obiettivo è proporre tutte le iniziative possibili per arrivare a una radicale revisione del progetto “Life Ursus”, al fine di garantire la sicurezza della popolazione e la tutela delle tradizioni e degli stili di vita la cui attuazione è impedita dalla situazione venutasi a creare. Siamo molto soddisfatti della grande partecipazione che c’è stata: è la dimostrazione di come la presenza dei grandi carnivori sul territorio sia un problema molto sentito dalla popolazione che abita queste montagne".
Ad aprire il convegno un minuto di silenzio in memoria della giovane vita spezzata e il commosso ricordo del papà di Andrea, Carlo: "Amava la montagna, viveva per la montagna e purtroppo è morto per la montagna. Non l’ha assistito nessuno e ad oggi non c’è ancora nessun cenno di giustizia, le indagini non si sono ancora concluse".
Dopo i saluti istituzionali da parte del sindaco di Dimaro Folgarida Andrea Lazzaroni, "Vivere in montagna è difficile e vanno trovate soluzioni ai problemi", ha detto il primo cittadino e del presidente della Comunità della Valle di Sole e sindaco di Rabbi Lorenzo Cicolini, che ha evidenziato come "le norme fatte per la città non vadano bene per la gestione della montagna", del consigliere provinciale Carlo Daldoss, che ha ribadito come "vadano trovate soluzioni realistiche affinché questo problema, che non è solo della famiglia Papi non si ripeta" e del senatore della Repubblica onorevole Luigi Spagnolli, che ha ricordato come le Alpi Orientali rappresentino la montagna più vissuta d’Italia, il convegno ha affrontato il tema sotto diversi ambiti: da quello scientifico a quello antropologico e culturale fino a quello economico e, soprattutto, politico.
Ad aprire gli interventi l'europarlamentare e membro della PPE Herbert Dorfmann che ha portato un aggiornamento rispetto alla situazione normativa e legislativa legata al tema a livello del Parlamento Europeo. Per prima cosa, l’euro parlamentare ha sottolineato la differenza tra lupo e orso a livello normativo. "La questione orso deve essere gestita all’interno della direttiva esistente, non ci sono condizioni per diminuire il livello di protezione dell’orso. Ma ci sono più possibilità di gestione - ha affermato -. Il territorio non può essere suddiviso in una zona dove l’uomo può andare e una zona dove è proibito perché ci sono gli orsi. Dobbiamo trovare una soluzione per la quale gli orsi saranno presenti sul territorio ma potranno essere gestiti dalla politica. Gli animalisti si stanno auto danneggiando in maniera eclatante: se il progetto di ripopolazione diventa un successo allora anche altri territori in Europa possono prendere la stessa strada. In caso contrario, non ci saranno più progetti di ripopolamento".
Geremia Gios, professore ordinario di Economia e Agraria dell’Università di Trento, ha poi evidenziato: "L’errore di fondo del progetto di reintroduzione dell’orso e del non controllo della crescita esponenziale del lupo sta proprio nell’aver dimenticato la lezione che veniva dal passato e che era sotto gli occhi di tutti. Di per sé la “Natura” è al tempo stesso buona e cattiva, fonte di risorse ma anche di pericoli. L’uomo la può modificare, oggi molto più rapidamente e in maniera più invasiva di un tempo, ma tali modifiche possono tornare sia a suo vantaggio che a suo svantaggio. Si dice che bisogna investire in comunicazione, come se spiegare con dotte citazioni chi è l’orso ne riducesse automaticamente l’intrinseca pericolosità. Non si tratta di investire in comunicazione, ma in conoscenza. È necessario partire dalla realtà non dalla rappresentazione della medesima che fa comodo in quel momento.