Passando dalla storia all’attualità, è evidente come il ritratto – anzi, soprattutto l’autoritratto – sia enormemente diffuso nella comunicazione contemporanea, come nell’abitudine, estremamente popolare fra i giovani, di fotografarsi, “postare” e “condividere” l’immagine del proprio volto sui social network. Detto in altri modi, di farsi un selfie.
I RITRATTI - Partendo da queste riflessioni, la mostra offre al visitatore una selezione di ritratti realizzati in diverse epoche, nei più svariati contesti, creando una sorta di galleria degli antenati che conduce dalle maschere funerarie dell’Antico Egitto a Giovanni Battista Lampi, dagli idoli del Neolitico a Mario Sironi, organizzando le opere in sezioni tematiche che permettono di evidenziare l’universalità della volontà umana di ritrarre e di ritrarsi. Una sequenza di opere che ci permettono di guardare negli occhi uomini, donne, bambini di tempi lontani, istituendo un dialogo fra noi e loro, fra i nostri selfie e l’atavica esigenza di uomini e donne di trasmettere la propria immagine.
Per arricchire il percorso espositivo, accanto a reperti, quadri e sculture, sono state progettate delle installazioni video e sonore, che renderanno più completa e multisensoriale l’esperienza di visita.
Inoltre, grazie alla collaborazione del Consorzio Cles Iniziative, è stato organizzato un contest fotografico su Instagram, con l’hashtag #dalritrattoalselfie, che permetterà ai visitatori di partecipare virtualmente alla mostra con i loro scatti.
IL SOSTEGNO - Organizzata grazie al sostegno del Consorzio BIM dell’Adige, con il patrocinio della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige e dell’Istituto Italiano di Cultura di Londra, la mostra è stata realizzata con il contributo di Cassa Rurale Val di Non, Apt Val di Non e Zadra snc.
Fra i prestatori figurano: Soprintendenza per i beni culturali della PAT – ufficio beni archeologici; Castello del Buonconsiglio – Monumenti e collezioni provinciali; Mart – Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto; Istituto Italiano di Cultura, Londra – Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale; Cassa Rurale Val di Non; Il Portale Antichità, Cles; Foto Vittorio Flaim, Cles; Galleria del Laocoonte, Roma/Londra; Studio d’Arte Raffaelli, Trento; gli artisti Philip Scott Johnson e Dido Fontana; numerosi prestatori privati.
Nel rispetto di tutte le norme anti contagio, la mostra sarà aperta ad ingresso libero, dal lunedì al venerdì con orario 10-12 e 15-18, con numeri contingentati. Non appena le condizioni lo permetteranno, gli orari e i giorni di apertura al pubblico verranno estesi.