Storo - Oggi l’11° edizione della Convention dei Comuni family si è tenuta a Storo (Trento): con 98 Comuni che hanno aderito alla certificazione "Amico della famiglia", il Trentino si posiziona al primo posto nella classifica nazionale; sono poi numerosi i Comuni italiani che stanno seguendo il modello e il know how trentino per sviluppare analoghe politiche sui loro territori e si sta sviluppando anche una rete europea di comuni amici della famiglia che vede, ad oggi, il coinvolgimento di 34 Comuni provenienti da sei Paesi dell’Unione Europea.
L’assessore provinciale alle politiche familiari, che ha partecipato all’evento via streaming, ha messo in luce come da anni la Provincia stia sviluppando politiche familiari integrate col tessuto sociale ed il territorio comunale. Ha evidenziato l’efficace risposta che i Comuni riescono a dare alle famiglie per soddisfare i loro bisogni e accrescere il benessere familiare e ha inoltre affermato che il Governo provinciale crede fermamente nella “Famiglia” come istituto sociale fondamentale e indispensabile per lo sviluppo della società, sottolineando che oltre il 90% dei Comuni trentini sono certificati “Amici della famiglia”.
La Convention dei Comuni family si è tenuta presso la Comunità Murialdo nel Comune di Storo, ente capofila del Distretto famiglia Valle del Chiese, nato nel dicembre 2017 con 7 amministrazioni comunali e 30 organizzazioni private. In pochi anni 6 comuni su 7 hanno ottenuto il riconoscimento marchio “Family in Trentino” e il settimo è in arrivo. Per quanto riguarda la certificazione “Family”, ai 98 Comuni certificati se ne aggiungono altri provenienti dalle cinque categorie di servizi locali che hanno ottenuto il marchio e sono: 34 musei, 46 associazioni sportive, 80 servizi per crescere assieme, 77 esercenti del settore ricettivo (alberghi, agritur, B&B, ecc.) e 6 sportelli informativi. Per un totale di 341 organizzazioni pubbliche/private marchiate “family”.
Dopo i saluti di benvenuto delle autorità locali, ha preso la parola Remo Andreolli, rappresentante del Comune Castel Condino, che ha portato la testimonianza Castel Condino paese dei bambini: l’albergo diffuso. “Castel Condino ha 222 abitanti – ha commentato - e questo progetto è finalizzato a valorizzare un patrimonio edilizio esistente inutilizzato per rianimare la comunità. Lo spopolamento ha investito anche la nostra comunità e abbiamo avuto l’idea di rendere il Comune “Paese amico dei bambini” con laboratori didattici, serate con racconti sul territorio e, non ultimo “l’albergo diffuso”, che si distingue per una caratteristica: numerosi stabili sfitti nel Comune sono stati ri-destinati ad appartamenti ad uso turistico. I dati della stagione estiva, grazie a questo progetto, hanno registrato dai 200 ospiti nel 2020 ai 450 nel 2021, attirati soprattutto per l’amplia offerta di attività sportive”.
Il professor Roberto Poli, dell’Università di Trento, ha parlato di Scenari di futuro: le pianificazioni sul benessere dei comuni family e lo sviluppo sostenibile di comunità. “I passaggi critici sono la ricerca di lavoro, la nascita del primo figlio, la disoccupazione, la pensione – ha dichiarato. Dobbiamo sviluppare politiche mirate per aiutare le famiglie in questi critici passaggi di vita. Si potrebbe iniziare a spiegare le politiche familiari fin dall’età scolastica – ha proseguito – per aiutare le giovani generazioni ad avere più consapevolezza del valore della “Famiglia””.
Il Piano strategico di legislatura a sostegno della natalità è stato presentato da Luciano Malfer, dirigente generale dell’Agenzia per la coesione sociale, la famiglia e la natalità.