Vermiglio - Dopo due bronzi ai Campionati del Mondo di ciclocross a Fayetteville e ai Campionati del Mondo su strada di Wollongong nascondersi è ormai impossibile. Lo sa bene Silvia Persico, che a venticinque anni ha vissuto nel 2022 l’annata della sua esplosione su tutti i fronti, capace nel giro di pochi mesi di salire sul podio ai Mondiali di Ciclocross e su Strada, e nel mezzo vivere un Tour de France da protagonista. Un percorso che l’ha condotta su un nuovo livello di consapevolezza e di notorietà: ora è lei l’atleta di riferimento per l’Italia nell’inverno del ciclocross, per Persico iniziato solo un paio di settimane fa. Foto di Giacomo Podetti.
Dopo aver scaldato i motori con tre vittorie in Italia, al Gran Premio Valfontanabuona, al Ciclocross di Vittorio Veneto e al Ciclocross del Ponte, il 17 dicembre Silvia Persico comincerà anche la sua stagione di Coppa del Mondo con la prova italiana in Val di Sole. Un appuntamento a cui non era mancata neanche lo scorso anno, chiudendo al decimo posto.
“L’anno scorso la prova in Val di Sole è stata una delle più dure dell’anno, soprattutto sul piano della guida” – spiega Silvia Persico. – “Nel ciclocross ho ancora qualche lacuna da un punto di vista tecnico, e la scelta di partire con i tubolari da asciutto mi aveva messo in difficoltà nei primi giri. È una delle gare più difficili del circuito, che richiede una guida leggera, non proprio la mia principale caratteristica”.
Tra le cose che ha più colpito l’atleta azzurra lo scorso anno c’è stato il tifo, caloroso e appassionato del pubblico italiano accorso ai 1300 metri dei Laghetti di San Leonardo a Vermiglio. L’unica tappa di Coppa del Mondo in territorio italiano rappresenta uno spot unico per il ciclocross e un’occasione per tutto il movimento.
“Avere una prova di Coppa del Mondo in Italia è fondamentale. Per un’italiana, poi, gareggiare in Italia, con il tifo che ti sostiene, restituisce sicuramente una carica in più, e credo che in questo senso il calore dei nostri tifosi sia davvero speciale.