Castel Ivano - I carabinieri del NOE sequestrano una discarica nel Parco Ambientale del Brenta: perquisiti anche gli uffici della Provincia.
I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico (NOE) di Trento, coadiuvati nella fase esecutiva da militari dei NOE di Venezia e Treviso, nonché da personale del Comando Provinciale di Trento, con il supporto aereo di un equipaggio del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bolzano, hanno eseguito un provvedimento emesso dal GIP del Tribunale di Trento che ha disposto il sequestrato preventivo della discarica di rifiuti non pericolosi di Castel Ivano, frazione di Villa Agnedo, inserita nel “Parco Ambientale del Brenta” (area a tutela ambientale, ubicata alla confluenza del fiume Brenta e dei torrenti Maso e Chieppena).
Il provvedimento è stato emesso a seguito della richiesta dei pubblici ministeri della Direzione Distrettuale Antimafia di Trento, che hanno coordinato un’indagine volta a contrastare attività continuative ed organizzate nell’ambito dei fenomeni di criminalità ambientale e scaturisce da una serie di verifiche effettuate su alcuni conferimenti di rifiuti contenenti policlorobifenili (PCB), provenienti dalla bonifica del Parco Parenzo Sud-Ovest di Brescia.
Le attività investigative, condotte dal NOE e supportate dal Dirigente Generale dell’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente (APPA) della Provincia Autonoma di Trento, anche attraverso specifiche attività ispettive, hanno consentito di documentare come il sito, avviato nel 1993 quale discarica per rifiuti non pericolosi, aveva terminato l’attività di smaltimento nel 2005, con esaurimento della capacità ricettiva e collocazione in fase post-operativa, in cui nessun altro conferimento di rifiuti era possibile.