TRENTO - Si è svolta la consueta riunione del Comitato Marketing di Assomela, durante la quale sono stati analizzati i dati aggiornati sulla produzione e sull’andamento del mercato delle mele italiane.
A livello regionale, l’Alto Adige registra un leggero incremento del 2% rispetto all’anno precedente, con 1.056.981 tonnellate, mentre il Trentino cresce dell’8%, arrivando a 517.313 tonnellate. In Piemonte, invece, la produzione diminuisce del 10%, mentre il Veneto, nonostante un calibro generalmente migliore, diminuisce del 14% a causa di alcuni problemi di grandine. Una quota significativa della produzione veneta, pari al 43% del totale, viene destinata all’industria tramite programmi dedicati. L’Emilia-Romagna mostra una produzione leggermente ridotta del 3%, mentre il Friuli registra un calo del 10% e la Lombardia, al contrario, recupera con un aumento del 28%.

In generale, la qualità del prodotto risulta ottima per tutte le varietà e la quantità destinata al mercato fresco raggiunge 2.037 milioni di tonnellate, segnando un aumento del 2% rispetto allo scorso anno e del 9% rispetto alla media degli ultimi tre anni. La produzione di mele biologiche si attesta a 174.599 tonnellate con un calo del 6% rispetto al 2024.
Le vendite, all’interno del sistema melicolo organizzato, dall’inizio della stagione confermano un andamento positivo, soprattutto sul mercato italiano, con un decumulo in linea con l’anno precedente. Per la Golden Delicious, in particolare, le giacenze risultano inferiori del 3% rispetto alla stagione precedente, mentre le vendite crescono dell’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
L’export verso i mercati extra-UE procede in maniera fluida, accompagnato da una nota positiva, di una lenta ma progressiva riapertura del Canale di Suez, dove hanno ricominciato a passare alcuni carichi, mentre nelle ultime stagioni commerciali era stato di fatto impraticabile, con pesanti ripercussioni su tempi di trasporto e costi di spedizione.
Al pari di questo, si conferma il grande apprezzamento della mela italiana nel mondo, e per questo Assomela si sta adoperando per aprire nuovi sbocchi commerciali verso i Paesi terzi. Commenta il Direttore Missanelli: “
Stiamo monitorando potenziali nuovi mercati nel mondo, e stiamo portando avanti, con le autorità competenti, i negoziati istituzionali per aprire nuovi canali commerciali. Confidiamo che paesi come il Messico, l’Argentina, la Cina, dove oggi ancora non arrivano mele italiane, potrebbero apprezzare e valorizzare molto il nostro prodotto, che eccelle per qualità e affidabilità”.
Assomela s.c. è il Consorzio delle Organizzazioni di Produttori di mele italiani che rappresenta il 75% della produzione melicola nazionale, a cui si associano le Organizzazioni di Produttori VOG – Home of Apples, VIP (Val Venosta), il Consorzio From e VOG Products della Provincia di Bolzano, APOT, Melinda, La Trentina e Mezzacorona della Provincia di Trento, Melapiù della Regione Emilia-Romagna, Rivoira, Lagnasco, Joinfruit e Gullino della Regione Piemonte, Melavì della Regione Lombardia e Frutta Friuli Sca della Regione Friuli-Venezia Giulia.