Fa piacere, ha replicato Masè, sentire che c’è una forte sensibilità da parte dell’assessorato verso questo problema, molto serio per l’agricoltura trentina.
Lorenzo Ossanna (Patt) - Riaprire fino a fine dicembre la strada del lago di Tovel
L’esponente del Patt chiedeva di mantenere agibile con adeguati accorgimenti almeno fino a fine dicembre la strada provinciale di collegamento con il lago di Tovel, la cui chiusura anticipata del tratto a partire dal km 1.600 a causa delle recenti e cattive condizioni meteo, sta causando un grave danno economico alle attività commerciali presenti nelle vicinanze del lago.
La risposta. Il presidente Fugatti ha spiegato che la chiusura è stata disposta ai sensi del decreto 65, a causa delle avverse condizioni meteo e delle intense precipitazioni. In relazione a tali condizioni meteo è stato diffuso un messaggio mirato ed è stata dichiarata l’allerta a partire dal 15 e fino al 25 novembre scorso. Saranno fatte a breve delle verifiche per capire se ora sussistono le condizioni di sicurezza per la riapertura, almeno temporanea, della strada. Va detto, ha aggiunto il presidente, che le condizioni meteo oggettivamente stanno mettendo a dura prova il sistema di tenuta e le responsabilità di chi deve decidere se aprire le strade in condizioni di sicurezza.
La replica. Ossanna ha apprezzato la risposta, soprattutto laddove si rassicura su una prossima valutazione delle condizioni di sicurezza e sull’opportunità o meno di una riapertura della strada.
Alessio Manica (Pd) - Interramento della ferrovia a Pergine: urgono le risorse
Manica chiedeva se la Giunta ha stanziato nel bilancio di previsione 2020-2022 le risorse per l’interramento della ferrovia a Pergine anche in vista dell’elettrificazione della linea e, in caso di risposta negativa, se e quando intenda stanziarle.
La risposta. Il presidente Fugatti ha evidenziato che si tratta di un tema all’attenzione della Provincia da tempo e ha comunicato che si stanno rinnovando gli accordi per sopprimere i passaggi a livello su tutta la linea della Valsugana, forse anche con un parziale interramento che a Pergine costerebbe circa 50 milioni di euro per una tratta di 1200 metri (i 450 metri realizzati a Lavis sono costati 25 milioni). Allo stato attuale è tutto in via di valutazione, mentre non sono previsti, ad esito della elettrificazione, incrementi di tracce e di passaggi, perché una quarantina di corse al giorno, due ogni ore circa sono ritenute sufficienti. Inoltre, gli interventi non si traducono in un incremento della capacità della linea che resta a binario unico.
La replica. Manica ha replicato che sembra di capire che vi sia la volontà di valutare la possibilità di interramento della linea in corrispondenza di Pergine, almeno parziale. Se è vero che l’elettrificazione non cambierà le frequenze, è anche vero che un interramento potrebbe comportare una ricucitura urbanistica di Pergine e un salto di qualità per la linea che potrebbe diventare per i perginesi un’opzione primaria nella mobilità.
Paola Demagri (Patt) - Collegare con il depuratore di Cloz anche Revò, Romallo e Cagnò
Demagri chiedeva se la Pat, dopo aver finanziato il collettore Castelfondo-Brez-Cloz per collegare i paesi al depuratore di Cloz per modernizzare e completare il sistema fognario lungo il torrente Novella, abbia avviato la gara d’appalto, quali siano i tempi di esecuzione dell’opera e se la Giunta intenda finanziare anche il collegamento con il depuratore anche per gli abitati di Revò, Romallo e Cagnò.
La risposta. Il presidente Fugatti ha chiarito che il collettore rappresenterà la dorsale principale per le acque refluee della zona, il progetto è in fase avanzata ed è stato presentato alla conferenza dei servizi per l’ottenimento dei pareri ed entro marzo del 2020 sarà indetta la gara, cui seguirà l’aggiudicazione, con la previsione di un completamento dell’intervento entro il 2022. Il progetto è comunque subordinato alla realizzazione del collettore di Cloz, cui saranno collegati gli abitati di Revò, Romallo e Cagnò.
La replica. Prendo atto della positività ad entrambi i quesiti, ha detto Demagri, che ha ringraziato per la risposta.
Giorgio Leonardi (FI) -Quali progetti per cure domiciliari degli over 56?
Il consigliere chiedeva quali siano i progetti che la Giunta intende attuare per una presa in carico efficace, continuativa e sostenibile delle persone ultrasessantacinquenni che hanno bisogno di assistenza e cure domiciliari.
La risposta. L’assessore Mattia Gottardi ha risposto chiarendo che in generale il potenziamento dell’assistenza territoriale è tra gli impegni all’attenzione di questa legislatura e di questa Giunta, a partire dalla sperimentazione di Spazio Argento, fino all’accompagnamento in fase di dimissione, alla presa in carico della persona anziana in forma integrata ecc.
La replica. Un’esposizione esaustiva degli intendimenti della Giunta che pare abbia un occhio di riguardo per le fasce più deboli, ha replicato Leonardi ringraziando l’assessore.
Alex Marini (5 Stelle) - Orientamento sulla contestata variante al Prg del Comune di Nago-Torbole
Marini voleva sapere quale sia l’orientamento della Giunta in merito all’approvazione del Prg di Nago-Torbole, anche alla luce delle questioni di illegittimità evidenziate dalle minoranze consiliari di quel Comune, sulla cui base è stato già richiesto l’annullamento della delibera adottata dall’amministrazione locale.
La risposta. L’assessore Tonina ha rassicurato l’interrogante che la variante al Prg 13 del comune di Nago Torbole, adottata con deliberazione consiliare nell’ottobre scorso è pervenuta alla Provincia il 24 ottobre ed è attualmente oggetto della dovuta verifica amministrativa e valutazione tecnica della presenza degli elaborati tecnici richiesti. Ad oggi non risulta possibile fornire elementi di risposta all’interrogazione, perché non è stata avviata l’istruttoria. Entro 90 giorni sarà espresso il parere sulla variante adottata.
La replica. Marini ha apprezzato la rassicurazione ed ha aggiunto che dalla documentazione in suo possesso sono stati messi in evidenza una serie di errori e di leggerezze con cui è stato redatto il Prg, nonché alcune incompatibilità che riguardano membri della Giunta comunale o soggetti a loro legati, che sembrano andare contro le indicazioni dettate dalle norme.
Michele Dallapiccola (Patt) - A quando incontri pubblici sul raddoppio della Valsugana?
Il consigliere chiedeva se e quando la Giunta intenda incontrare la popolazione della Valsugana per presentare una proposta politica completa sul raddoppio della statale 47, che presenta problemi finanziari, di coordinamento sia con le opere stradali del Veneto sia con l’ipotizzato tracciato della Valdastico sia con l’elettrificazione della ferrovia sia di bonifica e recupero del suolo agricolo sacrificato a causa della nuova sede stradale.
La risposta. Il presidente Fugatti ha spiegato che la Giunta ha predisposto un documento di presentazione preliminare del progetto, sulla base dei dati in possesso, con soluzioni di sdoppiamento dell’asse stradale ad integrazione delle proposte esistenti: una soluzione a due corsie monodirezionali per ogni senso, la seconda a due più due corsie per separare il traffico di transito e quello locale. Le caratteristiche dei progetti sono conformi alle normative vigenti e tengono conto dei flussi di traffico. L’occupazione di suolo pubblico è evidente, ma il relativo impatto è stato tenuto in considerazione. Propedeutica è l’azione di concertazione con i cittadini prevista dalla legge e coerentemente il 18, 19 e 20 novembre si sono svolte le conferenze d’informazione per l’illustrazione dell’intervento sul territorio. Circa l’elettrificazione della Valsugana si sono succeduti diversi incontri nel 2019, a seguito dei quali si è stabilito di procedere con il progetto in tempi brevi, ossia entro l’appuntamento olimpico del 2026. Il programma dei lavori sè stato presentato l’11 novembre scorso ai vertici di Rfi.
La replica. Dallapiccola si è detto insoddisfatto della “lettura” della risposta da parte del presidente e del metodo di operatività della Giunta su questi importanti progetti. La Valsugana aveva un progetto di bonifica di terreni che non è stato seguito a sufficienza ed è il motivo per il quale si è manifestato il disagio negli incontri pubblici citati dal presidente.
LE NOMINE
Guglielmi (Fassa) al posto di Masè per la maggioranza in Quinta Commissione.
Concluso il question time, l'Aula ha provveduto alla sostituzione di Vanessà Masè (La Civica) nella Quinta Commissione permanente, da cui la consigliera si era dimessa il 24 ottobre scorso. Al suo posto con 18 voti favorevoli e 8 di astensione è stato nominato Luca Guglielmi, del gruppo Fassa, designato dalla maggioranza. Paolo Ghezzi (Futura) ha ringraziato Masè per il ruolo di moderazione da lei avuto nell'organismo, auspicando che sulla stessa linea si ponga anche il successore.
Fondazione Museo Storico: Giorgio Apolloni nel collegio dei revisori
Subito dopo il Consiglio ha nominato a scrutinio segreto Giorgio Apolloni (dottore commercialista, classe 1986, noneso) designato dalle minoranze nel collegio dei revisori della Fondazione Museo Storico del Trentino. Con questi voti: 13 favorevoli, 10 schede bianche e 4 nulle.
AL VIA LA DISCUSSIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE DELL'ASSEMBLEA LEGISLATIVA
Passando al punto 4 dell’ordine del giorno, il presidente Kaswalder ha dato lettura della nota al documento di bilancio di previsione del Consiglio e della delibera. Il Consiglio ha quindi avviato la discussione, che concluderà nel pomeriggio con la votazione. A seguire si avvierà l’esame delle numerose mozioni che completano l’ordine del giorno di questa sessione d’aula. I lavori riprendono alle ore 15.00.
Il bilancio di previsione del Consiglio 2020-2022
Il presidente Kaswalder ha brevemente illustrato all’aula il bilancio di previsione del Consiglio. Il documento, ha spiegato, è occupato per il 90% dalla spese fisse ed ha una connotazione tecnica e non programmatica, nel senso che rinvia alla manovra di assestamento - nel corso del 2020 – per la definizione dei capitoli di spesa di natura discrezionale, in relazione alle effettive necessità finanziarie. Il budget previsto è di 11.291.390,00 euro, di poco inferiore alla previsione iniziale 2019 (-141.465,00 euro). Questo dato conferma la sostanziale stabilizzazione del bilancio, dopo che negli anni passati è stata attuata una consistente revisione della spesa, che nel decennio 2008-2018 è arrivata a oltre due milioni e mezzo di euro l’anno (dati di consuntivo).
Obiettivo primario della presidenza, si legge nella relazione, rimane dunque quello di confermare la linea del rigore e della sobrietà seguita dal Consiglio in questi ultimi anni, ma anche quello di garantire un adeguato profilo qualitativo dei servizi e delle attività di supporto all’Organo legislativo in relazione al perseguimento dei propri fini istituzionali. A questo riguardo, nel corso del 2020 si dovrà provvedere ad incrementare l’organico degli uffici e delle strutture che presentano una oggettiva carenza di personale anche a seguito della cessazione dal servizio dei dipendenti collocati in quiescenza o che sono cessati per dimissioni volontarie”.
Il Consigliere Paolo Ghezzi ha commentato “senza entusiasmo” il documento, dicendosi d’accordo sulla linea del rigore e sobrietà su cui ci si impegna, pur sottolineando l’adeguato profilo qualitativo necessario per l’attività di supporto, in particolare per le minoranze. La richiesta di chiarimento puntuale del consigliere di Futura ha iguardato l’incremento dell’organico degli uffici e delle strutture: in particolare, quanto va a colmare le lacune della situazione esistente e quanto va a riqualificare l’attività, quante e quali saranno le assunzioni? Kaswalder ha replicato dicendo che nel bilancio sono già previste le coperture del fabbisogno effettivo a completamento dell’organico e che si sta discutendo del tema in ufficio di presidenza, ma l’intenzione di massima è semplicemente quella di completare l’organico.
Anche Giorgio Tonini (PD) è intervenuto sottolineando la criticità e insieme l’opportunità di avere una dotazione sotto organico. L’auspicio è che si utilizzi questa fase in cui si pensa ad un potenziamento, per ragionare su una possibile riorganizzazione di alcuni servizi ed uffici, finalizzata a potenziare il ruolo del Consiglio rispetto alla forza di governo e ridurre l’asimmetria tra le due istituzioni. Non è colpa di nessuno, è il sistema a funzionare in questo modo, ha aggiunto. Tuttavia, sarebbe necessario attrezzare il Consiglio per farlo diventare un contro potere, con una capacità di lettura più penetrante di quanto la Giunta propone, in particolare per i provvedimenti di tipo finanziario. Questo è un tema importante che in qualche modo si lega al tema di una revisione del regolamento o della sua applicazione, ha concluso, in modo tale da rendere i lavori più efficaci e rispondenti ad una logica democratica.
Alex Marini (5 Stelle) ha detto che si sarebbe aspettato qualcosa in più da questo bilancio: mancano totalmente gli scopi da perseguire, non c’è nulla sotto il profilo degli obiettivi politici. Si parla di sobrietà, ma sarebbe meglio chiamarla austerità: sono stati tagliati i costi senza tuttavia ottenere maggiore efficienza nell’azione di questo Consiglio, sopratutto se comparato con altre assemblee legislative regionali d’Italia o estere. L’organico del Consiglio sarebbe composto da 85 persone e quindi mancano ben 21 posizioni: una carenza di organico quasi del 20%. Marini ha citato le interrogazioni e relative proposte presentate che hanno ricevuto risposte laconiche e che hanno riguardato la pubblicazione dei verbali delle Commissioni, la ricerca di forme automatizzate per la verbalizzazione dei lavori delle Commissioni, la digitalizzazione della programmazione dei lavori tramite account Google, la gestione automatizzata degli emendamenti, l’informazione istituzionale per i non vedenti, la qualità dell’informazione e la carenza del personale dell’Ufficio Stampa, la comunicazione che riguarda gli organi di garanzia, la chiusura dell’istruttoria del disegno di legge d’iniziativa popolare sulla democrazia diretta ecc. Mi auguro che in sede di assestamento si tenga conto di alcune di queste mie proposte e che la relazione programmatica sia più ricca di questa, ha concluso Marini.