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Elezioni Comunali a Trento: intervista a Marcello Carli

Candidato di Campobase

Trento - Ultimi giorni di campagna elettorale per l'elezione del sindaco e il rinnovo del Consiglio comunale di Trento. Abbiamo intervistato Marcello Carli (nella foto), 57 anni, candidato della lista Campobase a sostegno del candidato sindaco Franco Ianeselli.

Dottor Marcello Carli, perché ricandida alle elezioni Comunali di Trento?

"Perché amo profondamente la mia città, e voglio servirla alla luce delle mie esperienze e di quanto conosciuto in questi anni. Trento ha delle potenzialità enormi, ed il mio obiettivo è quello di aiutare a farle emergere nella loro complessività. In questo senso, credo sia importante continuare il lavoro intrapreso con la realizzazione del bypass ferroviario – che renderà possibile l’interramento della ferrovia storica, ricucendo così la città al suo fiume - e della funivia del Monte Bondone, che renderà Trento, finalmente, città davvero alpina, aprendo in questo senso un nuovo scenario anche sul piano turistico recettivo".

Come giudica la sua esperienza negli ultimi cinque anni in consiglio comunale a Trento?

"La giudico assai positiva, perché ho avuto la possibilità di conoscere molte persone e raccoglierne le speranze e le aspettative. Il ruolo di consigliere comunale rende possibile agire sulle questioni importanti per la quotidianità, senza perdere di vista la dimensione strategica dello sviluppo del territorio".

E’ tra i fondatori di Campobase, quali sono gli obiettivi della lista?

"Campobase, anzitutto, va precisato che non è una lista civica, ma un progetto territoriale che punta alla rappresentanza vera di chi intende la politica come il luogo della progettualità di medio lungo termine, ma sempre attento anche alle esigenze di oggi; cioè guardare alle prossime generazioni senza dimenticare le esigenze di quelle che sono vive ed operative oggi. Gli obiettivi sono quindi quelli di una squadra che coniuga i progetti di lungo periodo per la città ma rimane attenta ai problemi di oggi".

Cosa serve alla politica trentina per compiere un salto di qualità?

"Serve il recupero della terza dimensione del tempo: il futuro. Molti oggi sono preoccupati dai sondaggi; ma una classe dirigente – che ambisce cioè a costruire un progetto di sviluppo verso il futuro – non può rimanere ancorata ai sondaggi di oggi.
Fare politica, significa avere il coraggio di agire e fare scelte per il futuro e per le future generazioni, senza però dimenticare i problemi di oggi. E non guardare ai sondaggi, ma pensare alle prospettive sociali ed economiche più opportune per la collettività dei cittadini e delle cittadine".

Nel programma suo e della lista Campobase quali sono i punti più importanti del programma?

"Gli aspetti sociali, quelli territoriali e quelli economici. Trento deve rimanere una città inclusiva ed accogliente, anche per chi viene da molto lontano, e deve rimanere una città sicura e davvero vivibile senza paura. Trento capitale europea del volontariato 2024 – progetto di cui dobbiamo essere grati alla nostra Segretaria politica ed ex assessora alle politiche sociali del Comune Chiara Maule – rappresenta questo. Oggi però va ripristinata una maggiora attenzione al tema della sicurezza, che spesso impedisce di vivere fino in fondo tutte le opportunità che la città offre. Poi lo sviluppo del territorio. Trento ha un’importante tessuto consolidato in fondovalle, ma ha tanti sobborghi. E lo sviluppo della città deve riguardare il fondovalle, ma anche i sobborghi, che sono parte costitutiva di Trento. E poi lo sviluppo economico. Trento ha importantissimi centri di ricerca, da FBK al CIBIO, ed un tessuto imprenditoriale molto vocato al terziario avanzato. Ma Trento dispone anche di un tessuto di commercio al dettaglio e di pubblici esercizi che rappresentano un elemento caratterizzante della struttura economica della città. Dobbiamo pensare ad una città davvero turistica, ma non richiamando in città ancora più gente (la città ha una dimensione limitata), ma puntando sempre di più su turismo alto spendente. Avere lo stesso numero di turisti, ma che spendono di più , significa alimentare meglio l’attività di ristoranti, alberghi, bar e negozi. E poi, si debbono snellire le burocrazie e semplificare i passaggi, che credo sia un fatto necessario. Ed in questo senso, attivare un tavolo di coordinamento e consultazione permanete tra categorie economiche e sindacali ed amministrazione comunale può essere utile e forse essenziale e necessario, per interpretare in maniera davvero funzionale e corretta le aspettative ed i problemi di che esercita la funzione imprenditoriale".

Quale futuro vede per Trento e quali interventi indica tra le priorità?

"Trento potrà diventare una città a forte vocazione turistica e molto competitiva da un punto di vista dell’esercizio dell’attività di impresa, se saprà attivare e dare struttura alle condizioni necessarie a rendere l’esercizio dell’attività economica come un vero fattore di crescita sociale, valorizzando e riconoscendo la funzione sociale dell’impresa".
Ultimo aggiornamento: 01/05/2025 00:46:26
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