Trento - La brillante serie di sei vittorie consecutive del Ks Rent si è interrotta sabato sera al PalaClarina. Il Bassano era annunciato come team in grande forma e affamato di punti salvezza, quello che non era prevedibile era che riuscisse ad imporsi con tale autorevolezza. Il Bolghera non era nella giornata migliore, d'accordo, ma i vicentini hanno gettato sul campo un’irruenza alla quale era difficile rispondere per le rime, se non giocando al massimo delle proprie possibilità. Oltre che attaccando meglio (42% contro 37%), i giallorossi hanno vinto la sfida a muro (8-2) e al servizio (9 ace contro 3), quindi con una fase break di livello molto alto.
Si tratta di una sconfitta che non cambia granché i destini del Ks Rent, sempre a distanza di sicurezza (+12) dalla zona retrocessione, ma che ha confermato che ogni partita fa storia a sé in questo girone e basta poco per passare dalla stelle alle stalle.
La cronaca
Settetto al solito obbligato per Matteo Saurini, che ha ormai recuperato anche Giovanni Frizzera, ma non ha motivi per alterare un assetto che ha portato a casa sei vittorie consecutive. Il Bassano affronta la sfida con Leonardo Milani in regia, Andrea Polacco opposto, Simone Bertoncello e Nicolò Lazzarotto in banda, Giacomo Rampin e Filippo Demarchi centrali, Enrico Tosin libero.
L’inizio dell’incontro mette subito il Bolghera di fronte alle numerose difficoltà della serata, in primis la scarsa produttività dei propri attaccanti e la scarsa efficacia della fase break nella sua intera filiera (battuta, muro e difesa). Un errore di Candeago dà coraggio ai vicentini (0-2), che si tengono stretti il +2 fino al 5-7, quando un cambio palla di Montermini, un ace di Hueller nell’angolino di posto-5 e un errore in attacco di Polacco danno un po’ di coraggio al Ks Rent. Il vantaggio minimo dura però lo spazio di un amen, dato che due errori in attacco di Polacco (quello arancionero) permettono a Bassano di portarsi senza fatica sul 10-12. Nuova reazione dei padroni di casa con Candeago, che firma il 12 e il 13 pari, poi Binioris si inventa un ace su Lazzarotto, che manda il pallone sul soffitto, ma da quel momento in poi in campo c’è solo il team di Poletto, che prima scappa sul 15-17 con un muro (su Montermini) e un ace (su Thei e Polacco) di Demarchi, ai quali si aggiunge il terzo errore del numero 90 trentino, poi chiude la frazione in carrozza, sfruttando un ace del neo entrato Zurlo nell’angolino di posto 5 e un altro muro di Demarchi su Candeago (18-22).