ROVERETO (Trento) -
Lucrezia Stefanini, cuore toscano a
Rovereto: la finale dei sogni accende il
PalaBaldresca. La beniamina del torneo, Lucrezia Stefanini, raggiunge la sua prima finale in un
WTA, domani -
domenica 26 ottobre, alle 16 - l’atto conclusivo contro la
russa Oksana Selekhmeteva. Intanto le ceche
Jesika Maleckova e
Miriam Skoch trionfano in doppio contro
Ambrosio-Zantedeschi.

Rovereto si stringe attorno alla sua campionessa designata.
Lucrezia Stefanini, 27 anni, toscana di grinta e tennis “quadrumane” – dritto e rovescio impugnati con due mani, come la sua eroina
Marion Bartoli – ha centrato la prima finale WTA della carriera. Lo ha fatto al termine di una settimana in cui è cresciuta match dopo match, trascinata dal calore del PalaBaldresca e sostenuta dal lavoro con il coach e compagno di vita, Ferdinando Bonuccelli.
Nella semifinale di sabato,
Stefanini ha piegato la ventenne Sofia Costoulas per 6-3 7-5, non senza soffrire. Al 5-4 del secondo set ha sprecato quattro match point, si è vista raggiungere sul 5-5 ma, come nel suo stile, non ha tremato: testa alta, piedi rapidi, concentrazione ferrea. Ha chiuso al quinto match point, in un’esplosione collettiva di applausi. La giovane belga però esce a testa alta: talento cristallino, colpi completi, prospettiva da futura big nel solco di Justine Henin e Kim Clijsters.
Ad attenderla in finale, domenica alle 16, ci sarà la russa Oksana Selekhmeteva, n°2 del seeding e in stato di grazia. La
22enne ha superato Susan Bandecchi 7-6(1) 6-2, mostrando un tennis solido, continuo, fisico.