Pampeago - È stato un successo sotto tutti i punti di vista la prima dedizione del Nasr Alpine Team Event, il nuovo format di sci alpino andato in scena sulla pista Agnello, che vuole ritagliarsi uno spazio importante nei prossimi calendari agonistici. L’innovazione è data dalla formula a squadre e non individuale, dal limite di età compreso fra i 18 e i 30 anni, dallo spirito urban e quindi non con abbigliamento race, da una classifica per somma di punti e non di tempo e, soprattutto, dallo spirito di aggregazione e divertimento, senza esasperazione.
Si sono sfidati 6 team inevitabilmente con nomi goliardici, composti da 6 atleti, dei quali 3 uomini e tre donne, che hanno affrontato uno slalom gigante in 3 manche di 35 porte su un dislivello di 250 metri con salto a metà tracciato. Percorso ideato dall’ex atleta di Coppa del Mondo Mirko Deflorian, che ha fatto pure da apripista assieme all’altra ex azzurra Romina Santuliana.
I trionfatori della prima edizione rispondono al nome del team «Mai Molar Fiemme e Fassa», composto da Ilary Castellan, Sol Zulian, Thomas Bonelli, Filippo Franceschetti, Daniel Mattioli, con le due ragazze pure costrette a fare i straordinari per la mancanza all’ultimo della compagna di squadra. I cinque grintosi Urban Alpine Ski Race, riprendendo la nuova filosofia sportiva del circuito, hanno dimostrato di avere una marcia in più rispetto agli avversari. Secondo posto per il team «Too Fast For Love», composto da altri ragazzi di Fiemme, Fassa e Panarotta, quindi in terza posizione la squadra trentina «La Banda di New Pork»; quindi «Scuola Sci Fai»; «Team Sportmarket» e «Irene Family Team». Per quanto riguarda invece la graduatoria a punti maschile, il migliore è stato il moenese Daniele Mastrobattista, davanti al fiemmese di Ziano Sebastiano Zorzi e ai tre fassani Thomas Bonelli, Alessio Gottardi e Filippo Franceschetti.