Epilogo sfortunato invece per Jacopo Brasi (Ongam Team) che dopo aver duellato nel tratto iniziale con Vender, è scivolato al settimo posto della graduatoria finale a causa di un problema nella seconda parte del percorso.
Vittoria targata Atletica Valchiese anche al femminile grazie a Chiara Doninelli, ventunenne bresciana di Idro - a pochi chilometri dal confine con il Trentino - capace a propria volta di migliorare la prestazione che nel 2018 aveva regalato il successo a Cinzia Franchini: 49'16 il riscontro cronometrico della Doninelli (45° tempo assoluto di giornata) che le ha così permesso di salire sul gradino più alto di un podio completato dalla giovane di casa Luisa Valenti (Atletica Valchiese) e da Alba Zanetti (SportActive).
La gara si è svolta su un percorso prettamente sterrato, con partenza ed arrivo in Piazza San Pietro a Praso, a circa 800 metri di quota. Da lì è partita l’ascesa per raggiungere Forte Corno (1069m slm) e poco dopo la quota massima di giornata (1129m slm) in località Peschera, cui è seguito il sentiero della Bastia e la discesa verso la frazione di Sevror con l’ultima breve asperità che ha permesso agli atleti di raggiungere nuovamente Praso.
I PROTAGONISTI
Alberto Vender: "E' stata una giornata davvero bella. La gara è a mio avviso fantastica e non si può che ringraziare questi cinque ragazzi per il loro impegno. Il tracciato era "famoso" come percorso di allenamento, loro l'hanno trasformato in un evento vero e proprio e credo che la cosa abbia delle prospettive interessanti, anche perchè consente di conoscere dei luoghi in cui si è fatta la storia della zona. Per quanto riguarda la mia gara, nel tratto iniziale sono stato stimolato fortemente da Jacopo Brasi e così siamo partiti subito su un ritmo forte che ha permesso di abbassare sensibilmente il tempo dello scorso anno; poi ho guadagnato un discreto margine e posso dirmi totalmente soddisfatto"
Lino Galliani: "Questa seconda edizione è andata oltre ogni aspettativa. Abbiamo voluto aumentare gli iscritti rispetto ai 100 della prima edizione e la risposta è stata eccellente, con tutti i 150 pettorali messi a disposizione andati esauriti. Ed il responso degli atleti in gara è stato eccezionale: tutti soddisfatti e questo ci consente di ripartire verso la terza edizione con ancora più entusiasmo. Un sentito grazie alla Pro Loco di Praso e a tutti i volontari, vigili del fuoco e quant'altri abbiano collaborato a questa Forte Corno Run".
FORTE CORNO - Disteso su uno sperone di roccia a 1068 metri di quota ed eretto tra il 1883 ed il 1890, Forte Corno domina dalla destra orografica lo sviluppo della Valle del Chiese e rappresenta uno dei cinque capisaldi di quello che era stato battezzato come Sbarramento di Lardaro, struttura difensiva che sorvegliava l’accesso nell’Impero asburgico lungo l’asta del Chiese. La struttura architettonica è di grande pregio e forte impatto, con le sue cinquantaquattro stanze e le sue cupole in acciaio corazzato girevoli che ospitavano le postazioni di artiglieria, secondo i criteri propri dello stile Vogl. Nel dopoguerra Forte Corno venne smantellato e privato delle protezioni metalliche finché nel 1997 l’amministrazione comunale non investì in un ricco programma di recupero che ha portato anche alla creazione di un sentiero di collegamento con il vicino Forte Larino (nel Comune di Sella Giudicarie), a sua volta componente lo Sbarramento di Lardaro.