Passo San Pellegrino - Si conclude oggi il ritiro dell’ UAE Team Emirates al Passo San Pellegrino dove, per la seconda volta nel giro di poche settimane, la squadra guidata dal team manager Giuseppe Saronni ha fatto base al rifugio Flora Alpina per rifinire la preparazione per il Tour de France allenandosi sulle Dolomiti tra la Val di Fassa e la Provincia di Belluno.
Tra gli atleti che hanno preso parte allo stage in alta quota con i preparatori Samuel Marangoni e Giacomo Notari anche il toscano Diego Ulissi che ieri si è aggiudicato un ottimo secondo posto al Campionato Italiano di Ivrea e dal 1 al 23 luglio 2017 parteciperà, per la prima volta nella sua carriera, alla "Grand Boucle".

Quali sono state le finalità specifiche di questo raduno? Cosa significa allenarsi sulle Dolomiti? Lo abbiamo chiesto con una breve intervista al Dottor Roberto Corsetti, coordinatore salute e performance dell’UAE Team Emirates.
Come vi siete trovati al Passo San Pellegrino?
Molto bene da ogni punto di vista, conosciamo da tempo le caratteristiche di questo valico alpino ed è stata una nostra precisa scelta. Il ritiro in altura è un momento delicato per la preparazione di un atleta, ancora di più se precede un appuntamento importante della stagione agonistica. Non si può sbagliare. E il Passo San Pellegrino ha pienamente soddisfatto le nostre aspettative. Clima perfetto, accoglienza straordinaria, grande varietà di percorsi, salite lunghe, salite brevi, strappi impegnativi e anche percorsi pianeggianti nel fondovalle che ben si prestano agli allenamenti con le bici da crono. Senza fare tanti chilometri dal Passo San Pellegrino si hanno a disposizione percorsi con caratteristiche molto diverse e questo è fondamentale per far fare agli atleti un lavoro completo. Il Passo San Pellegrino è anche una garanzia dal punto di vista della tranquillità che si può godere, non c’è molta confusione e il traffico sulle strade non è mai eccessivo.