ISEO (Brescia) - La questione legata all'impianto ad Idrogeno del sito d'Iseo in costruzione è finita prima in Regione con una interrogazione del consigliere Onorio Rosati, ora in Parlamento con l'interrogazione dell'onorevole Devis Dori di Alleanza Verdi e Sinistra.
"Da alcuni mesi sono partiti i lavori per la realizzazione dell'impianto di produzione stoccaggio e distribuzione ad idrogeno ad Iseo facenti parte del progetto denominato H2iseO.
Il progetto è promosso da Regione Lombardia in collaborazione con FNM, Ferrovienord, Trenord e altri partner industriali, prevede la riconversione della linea ferroviaria non elettrificata Brescia–Iseo–Edolo a trazione a idrogeno, con attivazione prevista entro il primo semestre del 2026", scrive il parlamentare Dori di AVS.
Nella sua interrogazione, l'onorevoe Dori avverte che "questa enorme perdita potrebbe determinare una possibile contaminazione dell’acqua pubblica nonché un ulteriore aggravio economico per un’opera già molto onerosa, il cui rapporto costi-benefici appare discutibile anche in considerazione dell’utilizzo limitato della linea e della scarsa densità di traffico ferroviario". Il deputato aggiunge che "nella stessa area, in occasione di precedenti lavori edilizi, furono riscontrati problemi di assestamento del terreno e crepe in edifici adiacenti proprio a causa dell’abbassamento della falda acquifera, fenomeni che potrebbero ripresentarsi con conseguenze ambientali, economiche e sociali rilevanti".

Nelle sue conclusioni Dori chiede ai ministri dell'Ambiente e dei Trasporti "chi pagherà i danni di questo incredibile errore tecnico visto che per evitare l’allagamento, sul cantiere è stato attivato un pompaggio continuo fino a 30.000 m³ di acqua al giorno, pari al consumo giornaliero di 15.000 cittadini, con un assorbimento energetico giornaliero di circa 6 MWh e costi aggiuntivi stimati in oltre 75.000 euro nei primi tre mesi?".
Ultimo aggiornamento:
25/07/2025 05:31:47