Malè - Parte il 4 novembre la campagna di vaccinazione antinfluenzale e, come tutti gli anni, i professionisti della salute sono in prima linea per ribadire l’importanza di evitare la malattia e promuovere la vaccinazione. Con lo slogan #iomivaccino Apss, insieme agli Ordini professionali degli operatori della salute e alla Provincia autonoma di Trento, promuove la campagna che invita le persone alla vaccinazione. Le antinfluenzali potranno essere effettuate negli ambulatori dei servizi vaccinali dell’Apss o dal proprio medico di famiglia, preferibilmente, entro la fine del mese di novembre. Clicca sull'immagine per ingrandire il calendario con le sedi delle vaccinazioni.
L’Influenza è una malattia infettiva seria che, in alcune categorie di persone, può avere conseguenze gravi per la salute. La maggior parte di coloro che sono colpiti guarisce spontaneamente ma, in una quota significativa di casi, l’influenza si contrae in forma grave o dà complicanze che comportano il ricovero in ospedale e talvolta la morte. Sulla base dei dati forniti dal sistema di sorveglianza si stima che ogni anno circa 50 mila persone in Trentino si ammalino di influenza; negli anni di picco tale numero di persone arriva a 70-80 mila.
La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata e offerta gratuitamente ad alcune categorie di persone che hanno un rischio più elevato di andare incontro a forme gravi o a complicanze dell’influenza: donne e uomini a partire dai 65 anni di età, donne nel secondo o terzo trimestre di gravidanza, bambini e adulti affetti da patologie croniche, bambini nati pretermine, di basso peso alla nascita o in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico.
Il vaccino è raccomandato al personale sanitario e a coloro che svolgono funzioni di assistenza per evitare la malattia e ridurre le occasioni di contagio da virus influenzale, dando maggior protezione anche ai pazienti.
Dallo scorso anno le raccomandazioni e la gratuità della vaccinazione è stata estesa ai donatori di sangue per garantire la continuità della disponibilità di sangue ed evitare il rinvio di interventi non urgenti negli ospedali a causa della difficoltà di approvvigionamento.