Trento - La prima Commissione permanente, presieduta da Vanessa Masè, ha approvato i tre disegni di legge che compongono la manovra finanziaria della Provincia di Trento. Da rilevare, all’articolo 19, l’ampia discussione sui contributi di ristoro agli impiantisti, gravata dalla consapevolezza della probabile non apertura degli impianti prima di gennaio, nemmeno per i turisti locali. Grandi aspettative nel Patto delle regioni alpine a sostegno dei mancati guadagni dell’industria turistica invernale.
Voto contrario di Tonini e Marini, astensione di Rossi.
Disegno di legge di Stabilità 75
L’esame è ripartito dall’articolo 9 del disegno di legge di stabilità sul quale è stato presentato un articolato emendamento che apre, tra l’altro, ad assunzioni e copertura del nuovo turn over per Trento e i comuni sotto i 5000 abitanti, se in forma associata. L’assessore Mario Tonina ha chiarito che in aula l’assessore competente Gottardi potrà essere maggiormente chiaro e dettagliato, ma che si tratta comunque del recepimento di una richiesta emersa in sede di Cal di poter garantire assunzioni per i Comuni al di sotto dei 5000 abitanti se in forma associata. Giorgio Tonini (PD) ha osservato che non si può dire al Consiglio provinciale che la norma è senza oneri perché è evidente che questa norma ha un effetto pratico perché le assunzioni non si potrebbero fare a legislazione vigente. Manca una relazione tecnica che precisi e quantifichi gli oneri e la capienza a bilancio della variazione proposta: è una carenza ricorrente di questo bilancio, inaccettabile dal punto di vista istituzionale, ha concluso motivando così il proprio voto contrario e chiedendo alla Giunta di presentare una relazione tecnica almeno per l’aula. Ugo Rossi (Patt), già intervenuto in tal senso al mattino, ha ribadito la forte contraddizione insita in questa norma e con questo impianto che tende ad uscire dalla logica delle gestioni associate e autorizza nel contempo l’assunzione di personale condizionandolo alle gestioni associate. Alex Marini (Misto) ha apprezzato l’intervento del collega Tonini che riflette un problema oggettivo, ovvero l’assenza di un’istruttoria che permetta una valutazione trasparente e documentata delle norme, aldilà dell’appartenenza politica. Politicamente, non è di secondo piano nemmeno l’aspetto politico sollevato da Rossi, ha detto e l’incoerenza dimostrata da queste norme. Claudio Cia (Agire) ha argomentato che a suo avviso non c’è un cambio di rotta: le gestioni associate sono sempre state criticate dalla corrente amministrazione perché venivano imposte. Il malessere emerso nelle comunità era legato proprio a questa imposizione, che l’attuale gestione ha rimosso. La norma in esame offre dunque una libera opzione, assicurando la capienza di personale per alcune gestioni. La norma è stata infine votata con 5 favorevoli e 3 contrari.
L’articolo 10 introduce il concorso per il personale docente della scuola primaria. Una norma che non comporta maggiori oneri a carico del bilancio in quanto già ad oggi la Pat sostiene le spese in relazione alle proprie necessità di organico. Si tratta infatti della stabilizzazione dei supplenti annuali. La norma è stata approvata con 5 voti favorevoli e 3 astensioni.
L’articolo 12 sul Fondo per lo Spettacolo è stato votato con un emendamento che modifica il comma 2, con il quale si introduce al possibilità per la Giunta di individuare gli interventi incompatibili ai fini dell’accesso al Fondo. 5 voti favorevoli e 3 astensioni.
L’articolo 13 votato con 3 astensioni, prevede la definizione delle convenzioni con gli enti strumentali per la gestione degli interventi formativi di medici specialistici e di personale infermieristico. Anche qui mancano la quantificazione e copertura dell’onere, ha notato Tonini.
L’articolo 14 approvato in forma emendata, prevede la concessione di contributi secondo un budget di 500.000 euro su ciascuno dei tre anni 21,22 e 23 e secondo modalità previste con delibera dalla Giunta, a coloro che si assicurano per ottenere una rendita in caso di non autosufficienza. L’emendamento approvato, ha comportato una modifica al comma 1 specificando che la deliberazione della Giunta definirà compatibilità e limiti di cumulo rispetto ad altre misure. Una norma apprezzata da Ugo Rossi perché tratta uno dei temi rimasti sullo sfondo dei ragionamenti fatti in quetsi ultimi anni sulla non autosufficienza. Sarà opportuno cercare di finalizzare in via prevalente questi aiuti nel momento in cui le forme assicurative fossero messe in campo da realtà promosse dalla Provincia, ha aggiunto. Marini si è associato ed ha chiesto maggiori chiarimenti in merito. Tonini ha confessato forte perplessità non sull’intenzione dell’articolo, sicuramente condivisibile, quanto sullo strumento che ha definito “rischioso”. Prima di tutto ha obiettato sulla mancanza di una definizione precisa della platea, poi ha messo in guardia sull’effetto non voluto, ma quasi certo per questi tipi di interventi-bonus di turbativa del mercato. Nella platea, ha precisato la presidente della Commissione Vanessa Masè che già si era informata sulle dinamiche di questo strumento, è stata indicata una fascia d’età giovanile, mentre quanto all’effetto distorsivo il problema non si pone, perché il premio vine individuato a livello nazionale, non su base territoriale. Mario Tonina ha confermato le finalità della norma e anche le dinamiche descritte da Masè. Tuttavia sarà la collega Segnana ad approfondire la tematica se i consiglieri lo riterranno opportuno.
L’articolo 19 che riguarda contributi a sostegno della stagione invernale 2020-21 è stato approvato con un emendamento. L’articolo prevede il sostegno agli operatori economici a parziale ristoro a consuntivo dei costi sostenuti per l’innevamento programmato, secondo criteri stabili dalla Giunta provinciale: stanziati allo scopo 5 milioni di euro.
Marini ha chiesto se a margine del ragionamento sull’apertura delle piste da sci sia stata fatta una riflessione sulla funzionalità delle strutture ospedaliere, con riferimento agli eventuali infortuni e all’attuale conversione delle strutture in ospedali Covid. Spinelli ha replicato che la riapertura delle piste a dicembre inoltrato si augura di coincidere con una curva discendente dei contagi e quindi con un minor carico sulle strutture ospedaliere. L’articolo è stato impostato con l’obiettivo di andare incontro ai danni eventuali che gli operatori economici subiranno in conseguenza dell’epidemia. Lo stanziamento della cifra di 5 milioni di euro, ha chiesto Rossi, è stata prevista a margine di un ammontare totale dei costi sostenuti dalle imprese? I 5 milioni dovrebbero coprire poco più di 1/3 dei costi per l’innevamento per una stagione non di successo, ha risposto Spinelli, tenendo conto anche di eventuali altre condizioni di ristoro assicurativo. Abbiamo perso il mercato turistico estero e pare che prima di gennaio sarà difficile avere anche quello locale, ha aggiunto Ivano Job (Lega), anche tenendo conto delle recenti comunicazioni da Roma che fanno pensare ad una riapertura oltre il 31 dicembre. La parte politica deve preparare e anticipare quello che potrebbe avvenire ed aver inserito questa norma è importante, ha aggiunto. Vanessa Masè ha osservato che non possiamo pensare che essere pronti per aprire nel caso in cui ci siano tutte le condizioni per farlo in sicurezza significhi mettere il profitto davanti alla salute.