Trento - La Provincia di Trento ha previsto un assestamento di bilancio con 577 milioni di euro di risorse disponibili.
“Queste risorse serviranno a integrare e rimodulare le spese approvate con la manovra finanziaria del 2022. Sono risorse importanti con le quali andiamo a supportare le famiglie e le imprese che in questo momento stanno fronteggiando con difficoltà l’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime, senza rinunciare a rilanciare il sistema trentino nel suo complesso, perseguendo gli obiettivi del Programma di sviluppo provinciale e della Strategia provinciale per lo Sviluppo sostenibile, in coerenza con le direttrici del PNRR", commenta il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti, che oggi ha presentato assieme alla Giunta - prima in un incontro con le categorie economiche e i sindacati e a seguire nel corso di una conferenza stampa - cifre e obiettivi della manovra di assestamento 2022-2024. Il primo passo per la condivisione del provvedimento che approderà nelle commissioni consiliari e infine in consiglio provinciale (nella foto archivio Pat da sinistra Spinelli, Fugatti e Nicoletti).
“Abbiamo ritenuto opportuno - ha detto il presidente, toccando punto per punto i contenuti della manovra - costituire un Fondo per l’emergenza prezzi e il sostegno all’economia di 100 milioni, per interventi su industria, turismo, agricoltura, commercio e artigianato, ma anche in favore delle famiglie”. Oltre al ristoro sui costi energetici che arriva fino a 400 euro per chi non ha i requisiti di accesso ai bonus nazionali e il sostegno alle persone in difficoltà, è prevista l’esenzione dall’addizionale regionale all’Irpef per chi ha redditi fino a 25.000 euro: “Una misura per la quale destiniamo 30 milioni in compensazione del minor gettito: non possiamo dire - ha continuato Fugatti -, come ho sentito in questi giorni, che le misure trentine non siano adeguate rispetto a quelle dell’Alto Adige. Sono state poi autorizzate le risorse per completare il rinnovo contrattuale 2019-2021 stanziando le risorse per gli arretrati e per le progressioni economiche del comparto pubblico: si tratta di circa 97 milioni per il personale di Provincia, enti locali e strumentali, sanità e scuola.