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Raccolta frutta e il problema delle misure anti-Covid, il piano del Trentino

mercoledì, 12 agosto 2020

Trento – Non far crollare l’economia con misure adottate per la “sicurezza sanitaria”. Dopo le problematiche della stagione turistica determinate da lockdown e regole anti-Covid, è ora la stagione della raccolta della frutta a richiedere un piano di intervento accurato in provincia di Trento. Al tema è stata dedicata una specifica riunione della task force provinciale sul Coronavirus alla quale hanno partecipato in videoconferenza il presidente della Provincia, gli assessori all’agricoltura e alla salute, nonché dirigenti di Provincia e Azienda sanitaria.

meleti agricolturaAl centro dei lavori un’ordinanza, di prossima emanazione, che istituisce una procedura per gestire l’ingresso in Trentino di circa seimila lavoratori provenienti per lo più dall’est europa che da fine mese e per buona parte dell’autunno saranno occupati nei campi.

La procedura – in corso di validazione con il Commissariato del governo- prevede la registrazione accurata degli ingressi, la somministrazione di test e, soprattutto, l’osservanza di quella che i tecnici hanno definito “quarantena attiva”. In breve, le aziende agricole sono chiamate ad allestire luoghi controllati per gruppi di massimo quattro persone (per isolare meglio eventuali insorgenze di contagio e per facilitare l’attività di contact tracing).

Fondamentale risulta la collaborazione del datore di lavoro per rendere questo tipo di l’isolamento ancora più efficace in quanto, oltre al comportamento del singolo, entra in gioco un approccio di sistema, garantito dalle singole aziende, dalle loro organizzazioni, dalla Federazione Trentina della Cooperazione e, sul piano dei controlli, da parte dell’Amministrazione provinciale. Parte di queste misure sono peraltro già previste e postitivamente sperimentate dal Protocollo di salute e sicurezza sul lavoro in agricoltura e nei lavori forestali.

Sempre in tema di ricerca di lavoratori stagionali per il settore primario, l’assessore competente ha evidenziato la necessità di continuare a lavorare, per questa stagione eccezionale a causa del covid, per l’introduzione temporanea di forme contrattuali sul modello dei voucher semplificati, che consentano alle aziende agricole trentine di avere una maggiore flessibilità ed un’efficace capacità di rispondere alle esigenze di manodopera.

Prosegue in ogni caso l’impegno messo in campo da Provincia e organizzazioni agricole per favorire l’assunzione di lavoratori iscritti alla lista specifica aperta presso l’Agenzia del Lavoro e per l’attivazione di strumenti e processi innovativi finalizzati a favorire l’efficace connessione fra domanda ed offerta di lavoro agricolo.

QUARANTENA ATTIVA: LA SODDISFAZIONE DI COLDIRETTI

Coldiretti Trentino Alto Adige esprime grande soddisfazione per l’imminente attivazione da parte della Provincia autonoma di Trento di un piano straordinario per garantire la raccolta della frutta in sicurezza e in particolare per l’introduzione della “quarantena attiva”.

“Coldiretti è sempre stata in prima linea nel chiedere l’attivazione di questo strumento -afferma Gianluca Barbacovi, presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige– insieme alla possibilità da parte delle aziende agricole di effettuare tamponi entro 24 ore dall’arrivo del lavoratore o durante le visite prima dell’assunzione.

Non possiamo che esprimere soddisfazione per l’ordinanza in corso di emanazione da parte della Provincia ringraziando il presidente Maurizio Fugatti e l’assessore all’agricoltura Giulia Zanotelli per la disponibilità che ci hanno dimostrato e per questa particolare attenzione al mondo agricolo”.

La quarantena attiva prevede che i lavoratori possano svolgere il proprio compito senza perdere 14 giorni di attività ma a condizione che siano ospitati in azienda e che lavorino separatamente dagli altri.

Questo strumento consentirà quindi ai lavoratori provenienti dalla Romania, oltre i 2/3 del totale, di essere operativi da subito nelle aziende agricole trentine.

“Come Coldiretti -aggiunge Barbacovi- ci interessa non compromettere la stagione di raccolta, ma contemporaneamente siamo consapevoli che è priorità tutelare la salute pubblica ed è per questo che non abbasseremo la guardia sulla comunicazione alle imprese affinché conoscano bene le regole regole sanitarie. Siamo certi che anche questa volta gli imprenditori agricoli sapranno dimostrare professionalità e responsabilità.

Sarà in ogni caso fondamentale il rispetto di tutte le normative che garantiscano sicurezza nei campi e sarà compito delle stesse aziende allestire luoghi controllati per gruppi di persone garantendo tutti gli strumenti e le azioni necessari a rispettare le norme sanitarie”.

Parallelamente a questo strumento, Coldiretti torna sulla questione del voucher agricolo semplificato, la cui reintroduzione, ricorda Barbacovi, “permetterebbe a studenti, pensionati e cassaintegrati di essere impiegati in agricoltura con risvolti positivi sia in termini di flessibilità che di occupazione”.



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