La preoccupazione maggiore delle imprese è poter lavorare e muoversi per garantire le consegne".
LE RICHIESTE POST EMERGENZA - "Il bilancio dovremmo farlo una volta conclusa questa vicenda, o comunque quando saremo fuori dalla zona di emergenza. Ora, anche come Confcommercio Trentino, stiamo avanzando alcune richieste alle istituzioni perché non lascino sole le imprese e le aiutino a superare questo periodo difficilissimo: rinvio dei tributi, dei mutui, delle altre scadenze fiscali e tributarie. Però io ritengo che debba anche essere rivisto il calcolo degli stessi sul danno subito dalle imprese perché il rischio è trovarsi più avanti a dover far fronte a impegni troppo grandi che potrebbero far saltare molte aziende. In questo momento va bene, anche sotto il profilo dell’impatto psicologico, ma più avanti andrà affrontato il problema in maniera più organica e incisiva. Fin da subito, invece, va prevista una soluzione per gli ammortizzatori sociali che vadano a ridurre o ad azzerare gli oneri del personale in esubero".
"Le linee guida e le direttive – conclude Bonafini – sia statali che provinciali vanno rispettate in toto e pertanto la salute del cittadino è la prima che deve essere considerata ma i panificatori per quanto riguarda la salute del cittadino, al di là di queste disgrazie, sono totalmente attenti perché i prodotti che vengono preparati dai panificatori hanno sempre il massimo controllo della qualità e della salute per proporre un prodotto salubre e sano per il consumatore. Queste attenzioni per noi ci sono anche senza questi spiacevolissimi fatti contingenti".