Il personale di ATS, sentito il Pubblico Ministero, ha operato il sequestro delle attrezzature in uso, per gli approfondimenti del caso.
I NUMERI - I settori in cui si verificano maggiori infortuni sono l’industria e il terziario,
rispettivamente con 1.045 casi rispetto agli 899 del luglio 2021 e 899 casi rispetto ai 793 sempre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In lieve calo il dato nell’artigianato che passa da 401 casi a 381 e nell’agricoltura, da 350 a 306 infortuni denunciati.
Andando più nel dettaglio i settori in cui la sicurezza è maggiormente a rischio, stando ai dati, sono trasporto e magazzinaggio con un aumento del 42 per cento, da 188 casi a 328; le costruzioni con +18 per cento e il manifatturiero +17 per cento.
“Sono dati che confermano purtroppo un andamento riscontrato ormai da mesi e che impongono interventi seri e concreti sul piano della formazione, della prevenzione e soprattutto dei controlli – dicono Manuela Faggioni, Katia Negri e Alan Tancredi che seguono in provincia le politiche per la sicurezza sul lavoro per Cgil, Cisl Uil -. Servono azioni che incentivino le aziende ad investire in sicurezza facendo comprendere che la prevenzione e il rispetto delle normative non è un inutile adempimento burocratico o un costo. E serve rafforzare le strutture ispettive. Dalla Giunta attendiamo ancora azioni concrete su entrambi i fronti”.
Il timore dei sindacati è che in autunno, quando l’aumento dei costi per le aziende sarà ancora più forte e il carovita metterà alle strette moltissime famiglie di lavoratrici e lavoratori, ci si dimentichi dell’emergenza sicurezza sul lavoro. “Non vorremmo che le imprese nel tentativo di ridurre i costi ridimensionassero l’attenzione sulla sicurezza. Lo stesso vale per i lavoratori: chi è in difficoltà accetta qualsiasi condizione. Tutto questo potrebbe innescare una spirale pericolosa su cui occorre vigilare da subito”, proseguono i sindacalisti.
Infine il dato sulle malattie professionali: a luglio le denunce di malattie professionali sono calate, passando da 200 a 167 casi registrati.