Per le presenze, quelle italiane sono calate del 61,2% e quelle straniere del 87,7%.
Settore extralberghiero: gettonato, soprattutto nell’immediato post Covid
Possiamo dire che, ad agosto, la clientela è tornata a prediligere, in molti casi, le strutture alberghiere rispetto alla ricettività extralberghiera.
Basti pensare, infatti, che gli arrivi dell’alberghiero ad agosto sono diminuiti «solo» del 5,8% (515.333 certificati nel 2019; 485.444 stimati nel 2020), mentre l’extralberghiero ha assistito ad un calo del 14,1% (255.520 certificati nel 2019; 219.492 stimati nel 2020).
Discorso molto simile per le presenze, decrementate del 10,5% (2.408.342 certificate nel 2019; 2.155.466 stimate nel 2020) nel caso del settore alberghiero e del 15,3% (1.337.397 certificate nel 2019; 1.132.775 stimate nel 2020) nel caso dell’extralberghiero.
A giugno e luglio, invece, i tassi di riduzione rispetto al 2019 di arrivi e presenze nel comparto alberghiero ed extralberghiero sono molto simili. A giugno si sono «persi» il 74,6% (295.006 certificati nel 2019; 74.976 certificati nel 2020) degli arrivi alberghieri e il 65,7% (137.035 certificati nel 2019; 46.997 certificati nel 2020) degli arrivi extralberghieri, mentre per le presenze si parla di un meno 79,5% (alberghiero; 903.965 certificate nel 2019; 184.921 certificate nel 2020) e di un meno 70,1% (extralberghiero; 554.097 certificate nel 2019; 165.775 certificate nel 2020).
Nel mese di luglio gli arrivi alberghieri sono diminuiti del 27,4% (441.562 certificati nel 2019; 320.699 certificati nel 2020) e quelli extralberghieri del 31,7% (216.119 certificati nel 2019; 147.597 certificati nel 2020), mentre le presenze alberghiere ed extralberghiere sono calate rispettivamente del 36,6% (2.027.540 certificate nel 2019; 1.285.181 certificate nel 2020) e del 38,7% (1.101.555 certificate nel 2019; 674.901 certificate nel 2020).
Complessivamente, l’intera stagione estiva 2020 ha assistito ad un calo di arrivi del 29,6% (1.251.901 certificati nel 2019; 881.119 stimati nel 2020) nel comparto alberghiero e del 32% (608.674 certificati nel 2019; 414.086 stimati nel 2020) nel comparto extralberghiero.
Per le presenze, il tasso di diminuzione è pari al 32,1% (5.339.847 certificate nel 2019; 3.625.568 stimate nel 2020) per il comparto alberghiero e al 34,1% (2.993.049 certificate nel 2019; 1.973.451 stimate nel 2020) per il comparto extralberghiero.
La presa di posizione dell’Asat
"L’Asat non può assolutamente ritenersi soddisfatta dell’andamento della stagione estiva - commenta la vicepresidente Maria Emanuela Felicetti - ma sarebbe stato effettivamente difficile fare di meglio nell’inedita e complessa situazione in cui ci siamo trovati". Insomma, le strutture ricettive del Trentino sono in sofferenza.
"La quasi totale assenza dei turisti stranieri - aggiunge - rappresenta uno degli elementi più preoccupanti. E questo sia in relazione alla “pesante” componente negativa che è andata a pesare su arrivi e presenze estive. Ma soprattutto in funzione del prossimo inverno, quando le imprese turistiche dovranno tornare a fare i conti con l’assenza dei flussi stranieri".
Il diffondersi dei contagi da Covid-19, la necessità di procedere obbligatoriamente al tampone nel caso di provenienza da determinati Stati (Spagna, Francia, Belgio, Regno Unito, Paesi Bassi, Repubblica Ceca), l’obbligo di osservare un periodo di isolamento dopo l’ingresso in Italia o al rientro in patria ed il blocco totale degli ingressi in Italia. E questo influisce, oggi, ed influirà pesantemente nei prossimi mesi sui flussi turistici provenienti dall’estero.
Tornando alla stagione estiva, la vicepresidente Emanuela elicetti ricorda che ogni località turistica del Trentino è stata colpita dal Covid-19, a prescindere dalla tipologia di vocazione turistica (invernale, estiva; lacustre,montana ocittadina).
"Ricordiamo che - dice - per le destinazioni turistiche montane la stagione invernale è terminata un mese prima del consueto. Mentre la stagione estiva per i laghi trentini è partita molto lentamente, con circa due mesi di ritardo. Anche i dati che riguardano giugno/agosto vanno a confermare che il movimento turistico verso le località montane è ripreso in maniera attiva solamente dopo la prima decade di luglio".
Nell’analisi della stagione estiva, poi, la vicepresidente va a ricordare che "è mancato quasi totalmente il turismo organizzato, il quale di norma è importante soprattutto nei mesi di giugno e settembre fino ad oggi il bonus vacanza ha portato qualche nuovo cliente in Trentino (con soggiorni brevi), nella speranza che la nuova clientela possa venire fidelizzata a seguito di azioni di marketing strutturato anche a livello di Tentino Marketing".
Una stagione estiva decisamente insoddisfacente. Ma la vicepresidente Felicetti spezza una lancia a favore del sistema turistico trentino e dei suoi attori. "Il sistema turistico trentino - conclude - ha funzionato nel far fronte all’emergenza sanitaria. Gli operatori turistici e i nostri soci albergatori avevano il difficile compito di coniugare le esigenze e la soddisfazione del cliente con la migliore professionalità che contraddistingue il Trentino. E questo nel rispetto delle norme e dei disciplinari anti-Covid. Nell’incertezza del mercato turistico europeo, tuttavia, sento parlare in questi giorni di restrizioni per gli spostamenti dei turisti, ma non sento parlare di un allungamento in termini temporali dei benefici che possano favorire sia il turista che l'imprenditore (cassa integrazione, bonus vacanza)".
Il direttore dell’Asat Roberto Pallanch è intervenuto sottolineando che, per in prossimo inverno, una delle parole chiave per gli albergatori sarà la sicurezza sanitaria: "Sia la nostra Associazione - dice - sia l’intero sistema turistico lavora e lavorerà molto sulla sicurezza, comunicando sia alla popolazione trentina sia alla clientela l’importanza di adottare comportamenti che garantiscono la sicurezza. Non dimentichiamo, inoltre, che gli ospiti che hanno frequentato il Trentino nell’estate appena conclusa hanno mostrato un elevato gradimento proprio per la sicurezza sanitaria garantita dalle strutture alberghiere".