Trento - Da quando, nel 2010, è stato creato il Fondo comuni confinanti (ex Fondo Odi), sono stati messi a disposizione degli enti locali che confinano con le province di Bolzano e Trento circa 550 milioni di euro, per la realizzazione di oltre 400 progetti di sviluppo locale. "Il Fondo è uno strumento importante per la promozione di uno sviluppo più equilibrato ed armonico nelle aree di confine fra Trentino, Alto Adige, Veneto e Lombardia - hanno sottolineato ieri a Bolzano i presidenti delle due Province autonome Ugo Rossi e Arno Kompatscher, nel corso dell'incontro del previsto Comitato paritetico, presieduto da Roger De Menech - . In futuro però, oltre a sostenere, con circa un terzo delle risorse, i progetti di ambito locale presentati dai comuni interessati, deve essere fatto uno sforzo maggiore per finalizzare le risorse anche alla realizzazione di interventi di sistema e di scelte strategiche che possano impattare positivamente ed in maniera più incisiva sul futuro di questi territori montani. Pensiamo a progetti di ampio respiro come il traforo dello Stelvio, la ciclabile del Garda, la ferrovia di superficie delle Dolomiti, o a interventi infrastrutturali, come la diffusione della banda larga o la realizzazione di bacini idrici montani, che possano assolvere ad una molteplicità di funzioni".
"Si concretizza e si rafforza - ha detto a sua volta il presidente del Comitato De Menech - quel principio di leale collaborazione fra Governo centrale, Province autonome e territori confinanti che sta alla base dell'accordo con cui il Fondo ha preso vita".
Il Fondo Comuni confinanti è stato creato per finanziare progetti che interessano i territori di confine delle regioni Lombardia e Veneto con le province autonome e favorire uno sviluppo coeso fra i territori. Si tratta complessivamente di 48 Comuni, di cui 42 confinanti con la Provincia di Trento e 6 con la Provincia di Bolzano. In Lombardia sono interessati territori delle Province di Sondrio e Brescia, in Veneto enti locali delle Province di Verona, Vicenza e Belluno.
In base a quanto previsto dalla legge finanziaria 2010 le due Province autonome "concorrono agli obiettivi di perequazione e solidarietà" assicurando ciascuna un intervento finanziario di 40 milioni all'anno, che vengono ripartiti secondo percentuali e criteri prestabiliti. Per fare due esempi, agli enti locali della provincia di Belluno è accordato il 46% delle risorse (36,4 milioni all'anno), e a quelli della provincia di Sondio l'11% (8,7). Sono previsti progetti di carattere locale e di "area vasta" che perseguano tre obiettivi strategici come la valorizzazione dei territori, lo sviluppo economico e sociale e la coesione dei territori in ambiti come la mobilità, il turismo, lo sviluppo digitale, la sanità, l'istruzione, la tutela del territorio, il risparmio energetico, la valorizzazione delle risorse naturali e culturali.
Nei primi sei anni di esistenza del fondo, che si è dotato di una segreteria, di uno sportello dedicato e due sportelli decentrati nelle province di Belluno e Sondrio, sono stati messi in cantiere 372 progetti, 117 in Lombardia e 255 in Veneto.