TRENTO - Prosegue e si amplia il progetto Irritre, l’innovativo sistema informativo territoriale dedicato alla gestione efficiente delle risorse idriche in agricoltura. La Giunta provinciale, su proposta dell’assessore all’agricoltura Giulia Zanotelli, ha approvato l’estensione della sperimentazione a tre nuove aree del Trentino, sulla base dei risultati positivi ottenuti nel primo anno di utilizzo effettivo del sistema. “Con Irritre – spiega l’assessore Zanotelli – puntiamo a dotare il nostro comparto agricolo di strumenti tecnologici all’avanguardia, capaci di migliorare la sostenibilità e l’efficienza nell’uso dell’acqua. Dopo i riscontri incoraggianti ottenuti nei primi territori pilota, abbiamo ritenuto strategico ampliare la sperimentazione per approfondire e consolidare l’applicabilità del sistema in contesti agricoli e territoriali diversi”.
L’obiettivo è accompagnare le aziende agricole in un processo di innovazione che consenta di coniugare produttività e risparmio di acqua, valorizzando le specificità delle diverse aree del Trentino.
Il progetto è promosso dalla Provincia autonoma di Trento e coinvolge la Fondazione Bruno Kessler, la Fondazione Edmund Mach e Trentino Digitale. Avviata nel 2023, la fase iniziale ha coinvolto tre aree pilota: le Valli del Noce, l’Asta dell’Adige e la Valle del Sarca.
Per implementare il sistema informativo con nuove specifiche e casistiche, in linea e in rappresentanza della complessità del settore agricolo trentino sono state ora individuate tre nuove aree significative, sia dal punto di vista colturale che geografico: Asta dell’Adige, con il coinvolgimento del Consorzio Trentino di Bonifica; Vallagarina, attraverso il Consorzio di miglioramento fondiario Praolini-Bagolé; Valle di Cembra, tramite il Consorzio di miglioramento fondiario di secondo grado Val di Cembra.
Le tre zone presentano caratteristiche morfologiche differenti, elemento utile per testare il sistema in condizioni ambientali eterogenee e per coinvolgere una pluralità di realtà produttive. Le attività nelle nuove aree pilota verranno realizzate nel corso del 2025 e rappresentano un ulteriore passo avanti verso un’agricoltura che guarda sempre più all’innovazione.