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Accoltellamento rapper a Treviolo. Individuati i presunti responsabili

venerdì, 7 ottobre 2022

Quando:
7 ottobre 2022@21:00–22:00 Europe/Rome Fuso orario
2022-10-07T21:00:00+02:00
2022-10-07T22:00:00+02:00

Alle prime luci dell’alba, i Carabinieri della Compagnia di Bergamo, coadiuvati nella fase esecutiva dai militari dei Comandi Provinciali di Milano e Padova e dagli Agenti della Polizia Austriaca di Vondernberg hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, al momento, nei confronti di 4 soggetti, accusati di tentato omicidio in concorso.

I fatti risalgono allo scorso 16 giugno 2022, allorquando, nel Comune di Treviolo, un noto rapper della scena milanese è stato raggiunto da numerosi fendenti inferti da soggetti che si sono dati successivamente alla fuga a bordo di due autovetture. La vittima, 19enne di origini tunisine, nel momento dell’aggressione si trovava all’interno della sua auto, in compagnia della fidanzata, una donna italiana residente nella bergamasca.

I Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Bergamo, che hanno condotto le indagini coordinati dalla Procura della Repubblica di Bergamo, hanno da subito analizzato le telecamere di videosorveglianza comunali e private, riuscendo a risalire alle due autovetture utilizzate dagli autori della violenta aggressione.

I successivi approfondimenti investigativi hanno consentito di dare un nome agli aggressori e di ricostruire l’esatta dinamica degli eventi. L’accoltellamento, infatti, si inserisce in un’accesa rivalità tra due rapper, uno, la vittima, attivo nel milanese, e l’altro attivo nel padovano. L’aggressione, infatti, non sarebbe altro che una vendetta posta in essere da soggetti vicini al rapper padovano sequestrato a Milano una settimana prima dell’accoltellamento ad opera di soggetti vicini al rapper vittima dell’agguato a Treviolo.

Sono finiti in manette, al momento, uno dei “mandanti” dell’agguato, una donna 31enne bergamasca, nonché gli esecutori materiali: un milanese 24enne, un monselicense anch’egli 24enne e un marocchino 30enne già ristretto presso il centro di detenzione della polizia di Vordernberg.



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