L'Agenda delle Valli

Welfare, Sindacati sull'ipotesi norma di attuazione

Inizio: 12/09/2025 dalle ore 12:00 - Fine: 12/09/2025 alle ore 13:00 IT
TRENTO - Cgil Cisl Uil: la proposta approdata in Commissione dei Dodici va nella giusta direzione, ma rischia di essere minima. Si osi di più puntando alla gestione locale di tutte le misure statali


Dichiarazioni dei segretari generali di Cgil Cisl Uil, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Largher

“Non considerare come reddito equivalente, quindi valido ai fini fiscali, i sostegni che le famiglie trentine e altoatesine ricevono dalle province autonome è una modifica che va nella direzione auspicata da tempo anche dalle nostre organizzazioni sindacali, perché garantirebbe ai cittadini delle due province di non perdere i benefici statali in particolare per i figli, per i nuclei più poveri e per i pensionati. Dunque riteniamo positiva la proposta depositata ieri in Commissione dei Dodici. E’ comunque presto per cantar vittoria. L’iter è appena cominciato e dopo la scontata approvazione della Commissione dei Dodici, il testo dovrà passare al vaglio dei ministeri e, in particolare, della Ragioneria dello Stato.
Crediamo al contempo, però, che il quadro istituzionale sia significativamente cambiato e che per questo motivo la proposta della Commissione dei Dodici possa diventare il tassello minimo di una strategia che, a nostro avviso, potrebbe essere più innovativa e coraggiosa proprio per riconoscere piena e concreta titolarità nell’esercizio delle competenze statutarie alle due Province autonome a partire dal tema dell’assistenza.
Infatti, con la predisposizione del nuovo Statuto di Autonomia in discussione in Parlamento che è stato voluto proprio per ripristinare e possibilmente allargare le competenze primarie delle nostre province, Trento e Bolzano hanno l’occasione di valutare una gestione amministrativa diretta di tutte le provvidenze del settore assistenza per i propri cittadini includendo in un unico strumento le misure statali e provinciali. Garantendo così alle istituzioni locali il pieno esercizio dell’autonomia statutaria ed ai cittadini una semplificazione delle pratiche necessarie.
E’ evidente, però, che un tema di questo tipo, che rappresenterebbe un importante avanzamento per l’autogoverno delle nostre province, chiede un significativo e necessario lavoro di mediazione politica in quanto lo Stato dovrebbe garantire alle casse provinciali, attraverso meccanismi compensativi, quanto oggi viene speso per i cittadini trentini ed altoatesini. Con la certezza di non sostituirsi con risorse proprie a competenze statali, può diventare un esercizio di coraggio e visione dell’autonomia che sarebbe il momento di compiere per dare pienezza alla delega sull’assistenza”.
 
Ultimo aggiornamento: 11/09/2025 17:22:52