L'Agenda delle Valli

Trento: Studio sul commercio in città, è online un questionario

Inizio: 28/06/2025 dalle ore 23:00 - Fine: 28/06/2025 alle ore 23:30 IT
È online il questionario che raccoglie le opinioni sul commercio urbano di Trento e sulle abitudini di consumo dei suoi residenti. Il sondaggio, pubblicato sul sito del Comune, indaga la frequenza e le modalità di acquisto nei negozi del centro storico o sugli e-commerce online. I cittadini che desiderano dare il proprio contributo al progetto hanno tempo fino a martedì 15 luglio per rispondere in maniera del tutto anonima a una serie di domande che richiederanno all’incirca dieci minuti di tempo.
La ricerca si inserisce nello studio condotto in collaborazione con l’Università di Trento nell’ambito del protocollo UniCittà, per conoscere l’attuale condizione del commercio di prossimità e individuare soluzioni capaci di restituire vitalità commerciale, sociale e culturale alle aree colpite dalla chiusura.
Secondo gli studi elaborati a livello nazionale da Confcommercio e Camera di Commercio, nell’ultimo decennio, in tutta la penisola si è assistito a una perdita del venti per cento dei negozi al dettaglio, che porta all’aumento dei negozi sfitti e a un’alta rotazione delle attività commerciali. Per comprendere le cause del fenomeno nel contesto trentino, il Comune, sentite le associazioni di categoria, ha selezionato quattro aree da analizzare secondo un approccio misto basato  sull’utilizzo di tecniche sia quantitative che qualitative da parte del team guidato dalla professoressa Francesca Forno, docente del dipartimento di Sociologia e ricerca sociale.
Via San Pietro, via San Martino, via Suffragio e via Cavour sono diventate le protagoniste di una mappatura che ha permesso di conoscere la situazione spaziale delle attività commerciali presenti. In diversi momenti della settimana e della giornata, negli scorsi mesi sono stati raccolti dagli studenti del corso di sociologia dei consumi e degli stili di vita dati sul traffico, sull’affluenza delle persone, sull’atmosfera, il decoro degli edifici e la presenza di servizi o di attività simili per comprendere quando e perché un’attività chiude e quali negozi prendono eventualmente il suo posto. 
Ne è emersa una fotografia che ritrae via San Pietro come zona dall’alta concentrazione di attività di lusso (gioiellerie, orologerie, ottica, ecc) e dalla forte frattura spaziale tra parte nord e zona sud, nella quale si registra una maggiore tendenza alla chiusura dei negozi di abbigliamento.  
In via San Martino la vivacità del tratto pedonale, animato dall’associazionismo e da eventi culturali e attività comunitarie, lascia lo spazio nella seconda metà della strada a locali sfitti, caratterizzati da un maggior degrado e una minore vivibilità. 
In via Suffragio, la diminuzione dei negozi di abbigliamento è inversamente proporzionale alla crescita di ristoranti, che popolano una via storica porticata, ai margini della zona a traffico limitato. Anche in questo caso si verifica una polarizzazione, legata alla percezione negativa della via, che non è considerata un percorso commerciale: allontanandosi dal centro storico e procedendo verso piazza Raffaello Sanzio si assiste a una minore vivacità.
Diverso è il caso di via Cavour, dove si concentrano ristoranti, take-away e locali che propongono culture gastronomiche etniche, che sostengono l’attività economica seppur a discapito dell’offerta commerciale. Per meglio comprendere la realtà della zona, va inoltre considerata l’evoluzione del quartiere della Portèla, percepito spesso insicuro da coloro che frequentano l’area, soprattutto nel tratto verso la stazione. 
Il lavoro non si ferma qui. Sarà avviata una campagna di sensibilizzazione con foto storiche e, nel corso dei mesi di luglio e agosto,  Ismaele Federico Corso e Leonardo Boatto, studenti della laurea magistrale in Sociologia e ricerca sociale e tirocinanti nell’ambito del progetto condurranno una serie di interviste ai commercianti e proprietari di negozi delle quattro vie selezionate. I materiali raccolti rientreranno nel report finale, che sarà consegnato e discusso in un convegno pubblico nel mese di ottobre. Attraverso un processo partecipativo, da questo confronto emergeranno proposte utili a orientare le future azioni dell’Amministrazione comunale.     
Al progetto, collabora l’ufficio Partecipate e politiche urbane sostenibili del Servizio sviluppo urbano sport e sani stili di vita. Lo studio sarà utilizzato dalla Giunta comunale come base di partenza per mettere in campo tutte le iniziative utili a rivitalizzare il commercio del centro storico insieme alle associazioni di categoria, ai residenti e ai proprietari degli esercizi commerciali.
Ultimo aggiornamento: 23/06/2025 13:23:17