Lavori Consiglio altoatesino: Sì all’elenco degli enti del Terzo settore
Inizio:
07/07/2025 dalle ore 21:00
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Fine:
07/07/2025 alle ore 22:00
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È iniziata nel pomeriggio di oggi, in Consiglio provinciale, la trattazione del disegno di legge provinciale n. 46/25: Istituzione dell’Elenco provinciale degli enti che svolgono attività di interesse generale e disposizioni in materia di Terzo settore (presentato dalla giunta provinciale su proposta dell'assessora Pamer). L’ass. Rosmarie Pamer, presentandola, ha ringraziato tutti coloro che avevano partecipato alla relativa stesura e all’esame in commissione, e ha fatto riferimento alle 4.600 associazioni sul territorio che coinvolgono 220.000 persone, aggiungendo che il settore offre un posto di lavoro a 11.000 persone tra dipendenti e liberi professionisti. Ha quindi ringraziato per gli interventi dei parlamentari locali sul governo. Obiettivo di questa legge è principalmente un rafforzamento del volontariato, con riduzione e sostegno per le procedure burocratiche: per questo, l’Elenco provinciale sarà un’alternativa a bassa soglia di facile utilizzo, senza trascurare gli obblighi di rendicontazione. L’iscrizione nell'elenco comporta un chiaro riconoscimento dell’utilità pubblica dell’ente in questione. Si tratta anche di garantire un accesso più facile a finanziamenti e agevolazioni fiscali. Obiettivo centrale è la creazione di un elenco digitale di associazioni ed enti con obiettivi di utilità sociale: l’iscrizione avviene su richiesta, la sede deve essere in Alto Adige e il proponente non deve perseguire scopo di lucro, e avere un struttura dedicata al bene comune; annualmente va presentato un bilancio semplificato, così come vanno comunicate modifiche dello statuto o del direttivo. I vantaggi della registrazione sono concreti: sgravi fiscali su tassa automobilistica, IRAP, oppure imposte sugli immobili se i Comuni sono d’accordo, utilizzo gratuito di edifici e attrezzature pubbliche, semplificazione di moduli evitando anche i doppioni, opportunità di autofinanziamento con vendita di cibo e bevande o raccolte fondi, partecipazione alla definizione delle misure e progetti pubblici attraverso la programmazione, rafforzamento del centro per i servizi al volontariato – CSV che attualmente assiste 515 associazioni affiliate garantendo consulenza. Se un ente viene cancellato dal registro nazionale può comunque restare nell’elenco provinciale. In quanto a numero di associazioni si supera di molto la media italiana; il più attivo è il Comune di Renon. Fondamentale è rimarcare l'importanza del Terzo settore e della sua attività nei diversi settori.
Alex Ploner (Team K) ha ringraziato per l’iniziativa legislativa in quest’ambito, lodando l’impegno di Pamer. Ha aggiunto però che la legge non risolverà tutti i problemi: bisogna stare attenti a non destare false aspettative. Si tratta solo di un punto di partenza. Le associazioni chiedevano tutela, partendo dalla certezza di pianificazione pluriennale. Bisogna chiedersi qual è la differenza tra sociale ed economia, ha detto Ploner, evidenziando la differenza tra eventi organizzati da S.r.l. ed eventi organizzati da associazioni di volontariato. L'erogazione dei contributi deve essere certa e rapida, come viene richiesto da anni; bisogna restare in costante contatto con le associazioni per capire di cosa hanno bisogno e dare risposte veloci. Il disegno di legge è un punto di partenza lento, si attendono i regolamenti d’esecuzione; bisogna garantire vantaggi rispetto all’iscrizione al RUNTS, che garantisce il 5 per mille; va ricordato che molte associazioni si sono già iscritte completando i relativi passaggi. Non cambierà molto e molti rimarranno delusi; l’Assessorato di Pamer ha un grande lavoro davanti
Waltraud Deeg (SVP) ha chiarito che ci sono cose che o non possono essere numerate, ma sono indispensabili per la coesione sociale: il volontariato è una pietra miliare della società in tanti ambiti, grazie a persone che operano quotidianamente. Le associazioni aspettavano da tempo questa legge. Ploner ha ragione su due punti: cosa realmente comporta l’introduzione di questa legge, e una chiara comunicazione su quanto verrà fatto. Il decreto legislativo 117/2017 ha disciplinato il Terzo settore, ha ricordato, aggiungendo che a Roma non si capisce come mai tante persone in Alto Adige operano nel volontariato. La legge nazionale ha creato certezza del diritto differenziando tra aziende e volontariato, ma ha sollevato alcuni punti, e le piccole associazioni sono preoccupate dalla burocrazia; con l’elenco provinciale viene creata un’alternativa valida soprattutto per loro. Importante è offrire una buona consulenza, ma l’elenco potrà dare molto. Importante è la certezza giuridica relativamente al patrimonio, allo scioglimento di un’associazione e altro. L’elenco è complessivamente un passo molto importante, per il quale vanno ringraziati anche i parlamentari a Roma e la commissione paritetica. Deeg ha ringraziato anche la IV commissione e in particolare la collega Scarafoni.
Hannes Rabensteiner (Süd-Tiroler Freiheit) ha detto che in provincia c’è una cosa che costa poco ma ha un valore inimmaginabile: il volontariato. Ha citato vigili del fuoco, bande, cori, associazioni sociali, composti da persone che mettono a disposizione il loro tempo e impegno, senza le quali mancherebbero eventi, corsi per i bambini e molto altro, compresa la coesione sociale della provincia. I volontari operano perché hanno a cuore la società e la Heimat, ma invece che facilitarli, negli ultimi anni sono stati messi ostacoli burocratici, come l’iscrizione al RUNTS, e di costi: la conseguenza è che molte persone si ritirano. Il nuovo Elenco è un passo nella direzione giusta, per il quale il consigliere ha ringraziato l’ass. Pamer e la sua Ripartizione, anche per la disponibilità verso le proposte dell'opposizione. Va ringraziata anche l’organizzazione “Rettet das Ehrenamt” per il suo attivismo e la sua pressione a questo scopo. Chi opera come volontario, gli dice la sua stessa esperienza quale presidente di un’associazione per molti anni, vuole dedicarsi a fare concretamente, non alla burocrazia: anche per questo nessuno vuole più entrare nei direttivi. La legge è una buona partenza, in futuro ci si augura che ci sia disponibilità anche a eventuali proposte di modifica, da qualsiasi partito provengano. Importante è fare in modo che i giovani si impegnino nelle associazioni e nel volontariato; senza quanto svolgono tutte le associazioni il territorio sarebbe un altro, e bisognerebbe spendere molto di più.
Franz Locher (SVP) ha chiarito che è importante mettere un piede oltre la soglia, e che la Giunta permette di riunire tutte le associazioni, il che è importante per la rappresentanza di interessi. L’intervento dei volontari è importante nei settori più diversi, dalla protezione civile all’assistenza ai bambini, e l’appello al volontariato è apparso in manifesti su diversi balconi, il che significa che un’esigenza c’è. Si tratta soprattutto di sburocratizzare: qui non si può deludere. La presenza di tante bande musicali è una grande ricchezza, dal punto di vista sociale e culturale: l’intervento della Giunta può dare un grande contributo per organizzare meglio. Importanti sono anche gli eventi organizzati, i cui introiti vengono reinvestiti al servizio della comunità. Problematico è che chi vuole il 5 per mille debba restare nel RUNTS; le associazioni non hanno nulla da nascondere, ma non è giusto che ognuno possa vedere ogni singola spesa effettuata. Va sottolineata la difficoltà a reperire persone per il direttivo per via dell’enorme responsabilità: anche per questo è importante questa legge, ma l'obiettivo sarà raggiunto solo se l’Elenco provinciale potrà sostituire il RUNTS.
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha chiarito che l’obiettivo si raggiungerebbe allontanandosi da questo Stato: con questo disegno di legge si cerca infatti dei problemi che non si avrebbero se non si facesse parte dell’Italia, che ha imposto alla provincia di Bolzano il RUNTS mentre poteva occuparsi delle associazioni nel suo territorio. Oggi ci si muove solo perché le associazioni stesse si sono attivate, la precedente Giunta ha sottovalutato il problema. Il mondo associazionistico della provincia di Bolzano è diverso da quello italiano, perciò non è giusto che venga trattato allo stesso modo. bisogna cercare di esentare le associazioni locali dall’iscrizione al RUNTS. Oggi ci si limita ad adattarsi a ciò che decide lo stato, prima ci si impegnava perché esso producesse regole che vanno bene al Sudtirolo.
L’ass. Rosmarie Pamer ha chiarito in replica che in Giunta è stata assegnata l’apposita competenza per il volontariato, che dà una visibilità importante, e che nel programma di Governo il volontariato è il quarto punto. Giusto è il richiamo al contatto con le associazioni. Ha ricordato un tour presso le associazioni a partire dall’autunno, dove ha rilevato una disposizione positiva, e una crescita dopo lo stop ai tempi del coronavirus. in quanto alla comunicazione, è prevista una campagna di informazione capillare che sarà avviata nei mesi estivi, i suoi uffici danno informazioni e anche il CSV. L’assessora ha quindi annunciato l’accoglimento di qualche emendamento.
Sono quindi stati trattati gli ordini del giorno.
L’ass. Rosmarie Pamer ha accolto l’ordine del giorno con cui Waltraud Deeg (SVP) chiedeva di incaricare la Giunta (1) di esaminare le possibilità giuridiche e, se necessario, di modificare le leggi e i regolamenti di esecuzione affinché le società e associazioni sportive iscritte al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (RAS) abbiano, a livello provinciale, le stesse condizioni e possibilità delle società iscritte al Registro unico nazionale del Terzo settore (RUNTS); (2) di coinvolgere le organizzazioni sportive nel relativo processo di elaborazione.
Con l’ordine del giorno Sostegno pratico e aiuti finanziari per le nostre associazioni di volontariato, Hannes Rabensteiner (STF) ha chiesto di incaricare la Giunta (1) di elaborare, in collaborazione con i Comuni e il CVS, una proposta per la nomina, in ogni comune, di un incaricato ufficiale per le associazioni, quale persona di contatto permanente, appositamente formata, che fornisca materiale informativo e collabori strettamente con il CVS e i responsabili del registro provinciale; (2) di collaborare con il CVS per creare materiale informativo semplice e comprensibile e di metterlo a disposizione di tutti i Comuni e le associazioni, nonché di analizzare il carico burocratico e cercare modi per semplificarlo e ridurlo; (3) di far sì che l'accesso analogico continui a essere garantito parallelamente ai requisiti, servizi, domande ecc. per via telematica; (4) di uniformare il riconoscimento delle ore di volontariato; (5) di coprire i costi annuali per l'indirizzo PEC, obbligatorio per tutte le associazioni di volontariato registrate in provincia di Bolzano, di fornire una soluzione gratuita per tutte le associazioni o di prevedere un finanziamento adeguato; (6) di coprire, per tutte le associazioni di volontariato in provincia di Bolzano, i costi per attivare e utilizzare la firma digitale, necessaria per l'iscrizione e la gestione corrente nel RUNTS, compresi il rilascio, i procedimenti tecnici e le tasse annuali, o di fornire un’agevolazione equivalente con modalità non burocratiche; (7) di ricercare modalità con cui le associazioni non iscritte ad alcun registro o iscritte al solo registro provinciale possano svolgere attività commerciali occasionali in esenzione fiscale ai sensi del Testo unico delle imposte sui redditi (TUIR), articoli 143 e 148; (8) di stanziare nel bilancio della Provincia le risorse finanziarie necessarie a garantire l'attuazione di queste misure. L’ass Rosmarie Pamer ha chiarito che i Comuni non amano che venga loro prescritto dettagliatamente come comportarsi, e aggiunto che ogni Comune ha già un referente per il volontariato, ma non uno per ogni ufficio. Per l’indirizzo PEC si sta lavorando a una soluzione, ma in quanto alla SPID, la firma digitale è vincolata alla persona; la Provincia non può intervenire sull’IVA. la proposta è stata respinta con 10 sì, 15 no e 2 astensioni.
In merito all’ordine del giorno Istituzione dell’Elenco provinciale degli enti che svolgono attività di interesse generale e disposizioni in materia di Terzo settore (accolto), Waltraud Deeg (SVP) ha chiarito che si trattava di trovare una soluzione per le associazioni sportive, e ha ringraziato per il sostegno, in primis i cofirmatari Brunner, Pamer e Stauder.
Con l’ordine del giorno Integrazioni alla legge sul volontariato, Alex Ploner (Team K) ha chiesto di impegnare la Giunta (1) a far sì che gli enti iscritti all’Elenco provinciale possano riconoscere ai/alle componenti dei propri direttivi un adeguato compenso per lo svolgimento delle attività istituzionali nonché il rimborso delle spese documentate di viaggio e trasferta; (2) a definire l’obiettivo che le ore di lavoro volontario prestate negli enti iscritti all’Elenco provinciale siano riconosciute in modo uniforme, e siano incluse nei criteri di valutazione delle richieste di finanziamento a livello sia provinciale che comunale; (3) a definire l’obiettivo di armonizzare le procedure relative alle domande di contributo, alla rendicontazione e all'impiego di modulistica e di sistemi d’identificazione uniformi tra Provincia e Comuni. La Giunta provinciale, d'intesa con il Consorzio dei Comuni, adotta misure idonee per la graduale attuazione di tale obiettivo; (4) gli enti iscritti all'Elenco provinciale hanno diritto a una liquidazione trasparente e tempestiva dei contributi loro concessi. L'amministrazione provinciale garantisce che siano previste e rispettate scadenze chiare per l'evasione delle procedure di liquidazione. L'obiettivo è quello di garantire la migliore pianificabilità possibile a tutti i livelli e in tutti i settori. “Per le organizzazioni iscritte all’Elenco provinciale”, ha sostenuto il consigliere, “la sicurezza della pianificazione è fondamentale per un lavoro associativo sostenibile e professionale. Attualmente, spesso mancano scadenze affidabili per il versamento dei contributi, il che in pratica comporta notevoli difficoltà: i finanziamenti approvati vengono talvolta erogati mesi dopo l'autorizzazione, senza che le associazioni possano orientarsi in tale situazione”. L’attuale legge non esclude il rimborso, ha detto Pamer, che è possibile per le associazioni del RUNTS: esso dipende dalla forma dello Statuto. Alcuni uffici rimborsano in maniera molto veloce, alti meno; manca anche personale sufficiente, per questo è importante la sburocratizzazione. L’ordine del giorno è stato respinto con 8 sì, 17 no e 2 astensioni.
Approvato il passaggio alla discussione articolata (28 sì).
L'articolo 1 contiene le finalità. Hannes Rabensteiner (Süd-Tiroler Freiheit) ha chiesto di inserire la parola “locali” e le parole “per il rafforzamento della regionalità" dopo “salvaguardia della cultura e delle tradizioni” . L’ass. Pamer ha accolto la proposta relativa al rafforzamento della regionalità. “locali” è invece limitativo, e una legge dev'essere neutrale. Respinto il primo emendamento accolto il secondo (26 sì, 3 no), l’articolo è stato approvato con 29 sì.
Approvato senza discussione l'articolo 2.
L'articolo 3 definisce i Requisiti generali per l’iscrizione nell’elenco provinciale. Hannes Rabensteiner (Süd-Tiroler Freiheit) ha chiesto di permettere anche, al comma 6 che riguarda le attività permesse, le vendite occasionali di beni o iniziative di solidarietà a favore degli obiettivi dell’associazione che opera su base volontaria. L’ass. Pamer ha risposto che questo contrasta con le disposizioni del Codice del terzo settore e si rischierebbe l’impugnazione, e l’emendamento è stato respinto. L’articolo è stato approvato con 29 sì.
Approvati senza discussione né emendamenti gli articoli 4, 5 e 6.
L'articolo 7 riguarda la cancellazione dall’elenco provinciale. Hannes Rabensteiner (Süd-Tiroler Freiheit) ha proposto che in caso di scioglimento o di estinzione di enti iscritti nell’elenco provinciale, la decisione sul patrimonio residuo destinato ad altri enti iscritti nell’elenco provinciale sia presa con delibera dell’assemblea sociale straordinaria appositamente convocata. L’ass. Pamer ha chiarito che la questione riguarda anche fondazioni, che devono attenersi ad altre regole; le associazioni possono decidere in autonomia. Respinto l’emendamento, Rabensteiner ha chiarito le motivazioni della sua proposta, dovuta anche a dubbi di molte associazioni che temono che qualcuno decida per loro sul patrimonio residuo. Pamer ha risposto che vanno tutelati tutti gli iscritti, non solo le associazioni. L’articolo è stato approvato con 29 sì.
L’articolo 8 definisce vantaggi economici e semplificazioni. L’ass. Rosmarie Pamer ha proposto un emendamento al fine di inserire le parole “anche pluriennali" relativamente ai vantaggi economici previsti al comma 1; Alex Ploner (Team K) di aggiungere un’attività di informazione sui finanziamenti pluriennali da parte della Provincia; Brigitte Foppa (Gruppo verde) ha chiesto di prevedere che siano possibili convenzioni con le banche per il prefinanziamento di contributi provinciali. L’assessora ha respinto questa proposta per difficoltà giuridiche. Approvato il subemendamento di Ploner, è stato approvato anche l'emendamento Pamer, e infine anche l’articolo (29 sì).
All’articolo 8 bis è stato presentato un emendamento stralcio dell’ass. Pamer: stante l'emendamento prima approvato, non era più necessario il riferimento ai contributi pluriennali. L’emendamento stralcio è stato approvato.
Gli articoli 9 e 10 sono stati approvati senza discussione né emendamenti.
L'articolo 11 riguarda le forme di partenariato. Il Gruppo verde ha proposto un comma integrativo volto a garantire il rispetto dei contratti collettivi nazionali o territoriali nei progetti di co-progettazione. L’ass. Rosmarie Pamer lo ha accolto, ed esso è stato approvato con . Approvato anche l’intero articolo (29 sì).
L'articolo 12 riguarda la collaborazione con il centro di servizio per il volontariato. Hannes Rabensteiner (Süd-Tiroler Freiheit) ha chiesto di sostituire la lettera e) in questo modo: „e) raccolta, analisi e diffusione di informazioni e dati sul volontariato, su temi e sviluppi storici e sull’utilità sociale in Alto Adige, anche in collaborazione con la pubblica amministrazione Approvati senza modifiche né discussione gli articoli da 13 a 20”, e di inserire una lettera h): “servizi per la preservazione e il rafforzamento della regionalità, della cultura e delle tradizioni locali radicate. "Numerose associazioni altoatesine danno un contributo notevole per il mantenimento delle tradizioni anche con la somministrazione di cibi e bevande", ha detto il consigliere. Il Gruppo verde ha chiesto di sostituire in tal modo la lettera g): “Organizzazione e promozione, anche in collaborazione con enti accreditati, di percorsi di certificazione delle competenze acquisite nello svolgimento di attività o percorsi di volontariato in enti del Terzo settore iscritti all’elenco provinciale. “La versione originaria che prevede di aver ricoperto il ruolo per tre anni è troppo restrittiva”, ha detto Foppa. L’ass Pamer ha respinto le integrazioni proposte da Rabensteiner. Approvato solo l’emendamento del Gruppo verde, Alex Ploner (Team K) è intervenuto sul CSV, confrontando i mezzi a sua disposizione, anche di personale, con quelli del Bauernbund: stante il numero di persone e associazioni che segue, va assolutamente rafforzato, anche con un servizio di coaching. Il pres. Arno Kompatscher si è rammaricato che le associazioni più importanti non siano più nel direttivo del CVS, a volte percepito come concorrenziale: sono le associazioni che devono riconoscere l’eccezionale lavoro del CSV guidato da Ulrich Seitz, e la legge aiuterà a riconoscerlo. L’articolo è stato approvato con 28 sì.
L’articolo 13 riguarda le iscrizioni di diritto e iscrizioni previo accertamento dell’equivalenza. Alex Ploner (Team K) ha espresso remore sul comma (2), secondo cui Gli enti del Terzo settore iscritti di diritto non soggiacciono agli obblighi previsti dalla presente legge: questo non è corretto dal punto di vista giuridico. L’ass. Rosmarie Pamer ha difeso il comma, che gli esperti ritengono necessario. L'articolo è stato approvato con 29 sì (il comma 2 con 20 si e 9 astensioni).
Approvati senza discussione né emendamenti gli articoli da 14 a 20.
Dichiarazioni di voto:
Alex Ploner (Team K) ha parlato di “tanto fumo e poco arrosto”, ricordando la grande discussione che ha anticipato la legge: oggi è stata messa tanta carne al fuoco e bisognerà starvi dietro nei prossimi anni, a partire dal regolamento di attuazione. Lo scopo è facilitare la vita al volontariato.
Hannes Rabensteiner (Süd-Tiroler Freiheit) ha ricordato la buona atmosfera già in IV commissione legislativa, che vista l’importanza del tema ha svolto anche una seduta straordinaria. Alcuni punti importanti non erano stati approvati. Il CSV ha tantissimi compiti e non riesce a stare dietro a tutte le associazioni, che avrebbero bisogno di un interlocutore in loco: questa è un’occasione sprecata. Il Consiglio dovrebbe confrontarsi con Comuni e CSV affinché ci sia un incaricato in ogni Comune, ma si preferisce non attivarsi: e poi si parla di disaffezione delle persone! Non si è nemmeno disposti ad analizzare l’onere burocratico delle associazioni. Il consigliere si è quindi augurato che con questa legge si vada comunque nella direzione giusta.
Il dlp 46/25: Istituzione dell’Elenco provinciale degli enti che svolgono attività di interesse generale e disposizioni in materia di Terzo settore è stato infine approvato con 28 sì e 1 astensione. L’ass. Rosmarie Pamer ha quindi ringraziato di nuovo tutti coloro che avevano collaborato alla stesura della legge e chi l’aveva approvata.
L’esame del disegno di legge provinciale n. 34/24: Modifica della legge provinciale 3 dicembre 2018, n. 22, "Democrazia diretta, partecipazione e formazione" (presentato dai conss. Foppa, Amhof e Noggler) è quindi stato rinviato su richiesta della prima firmataria, che ha riferito che era necessaria ancora una modifica. La prima sessione di luglio è terminata. Il plenum torna a riunirsi dal 29 al 31 luglio per la manovra di assestamento
Ultimo aggiornamento:
03/07/2025 20:40:31