TRENTO - Nel cuore del centro storico di
Trento, tra via Suffragio e via San Marco, si erge
Palazzo Del Monte, edificio di grande pregio artistico e storico, realizzato tra la fine del Quattrocento e i primi anni del Cinquecento.

Appartenuto per un secolo e mezzo (1628-1780) alla nobile famiglia Del Monte, e in precedenza agli Spon e ai De Melis, il palazzo è decorato da un importante ciclo pittorico rinascimentale, eseguito prima della morte dell’imperatore Massimiliano I d’Asburgo (1519). Nel corso della primavera è stato realizzato un intervento di consolidamento degli affreschi, che ha permesso di acquisire informazioni preziose in vista di un futuro restauro. L’intervento è stato sostenuto da un contributo provinciale pari al 50%. Da alcuni mesi, per le domande presentate a partire da marzo, la percentuale massima di contributo è stata elevata fino all’80%.
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Un obiettivo strategico di questa Legislatura nel campo del patrimonio culturale è proprio quello della sua messa in sicurezza che significa una cura attenta e preventiva, che restaura oggi per conservarne la memoria in favore delle future generazioni – sottolinea l’assessore provinciale alla cultura
Francesca Gerosa –
per questo motivo ho fatto in modo di rafforzare il nostro sostegno a chi, come i proprietari di Palazzo Del Monte, si impegna a conservare e valorizzare beni che, pur essendo in mani private, sono parte integrante del patrimonio culturale della nostra comunità, quelle presenze artistiche che accompagnano quotidianamente il nostro vivere in Trentino.
La possibilità di ottenere un contributo fino all’80% rappresenta dunque un’opportunità concreta per chi decide di investire nella tutela della memoria storica e artistica del nostro territorio, collaborando tutti insieme per l’unica finalità che è la salvaguardia della nostra storia ed essenza civica".
Sulla facciata del palazzo pittori di ambito lombardo o veneto, vicini allo stile di Giovanni Maria Falconetto, rappresentarono le Fatiche di Ercole, figure di sapienti nei loro studioli, scritte latine, teste virili e femminili entro tondi, candelabre, putti, stemmi e finte architetture. Opere purtroppo gravemente danneggiate dall’incendio seguito al bombardamento del 13 maggio 1944 e solo in parte recuperate da restauri realizzati negli anni Cinquanta e poi tra il 1980 e il 1983.
Nella primavera 2025 è stato portato a termine un nuovo intervento di messa in sicurezza e preconsolidamento delle superfici dipinte e degli elementi lapidei esterni, promosso dal Condominio “Palazzo Del Monte” e realizzato da specialisti del settore. I lavori, autorizzati dalla Soprintendenza provinciale, si sono conclusi nei primi giorni di giugno e rappresentano una fase preliminare fondamentale per il futuro restauro conservativo.
Attraverso tecniche diagnostiche e rilievi fotografici ad alta risoluzione, è stato possibile acquisire informazioni preziose per lo studio delle due facciate affrescate, oggi in condizioni di avanzato degrado. I dati raccolti saranno ora alla base della progettazione dell’intervento conservativo completo.
A sostegno dell’iniziativa, la Provincia autonoma di Trento ha riconosciuto un contributo a fondo perduto pari al 50% della spesa ammissibile. Ma oggi, come detto, è possibile fare ancora di più. Lo scorso ottobre infatti la Giunta provinciale ha approvato un nuovo Testo coordinato dei criteri per la concessione di agevolazioni economiche su beni culturali, che prevede contributi fino all’80% per le domande presentate a partire dal 1° marzo 2025.