Bolzano - Arte, musica, teatro e cinema. Bolzano in Fiore Arte porta in città un cartellone ricchissimo di eventi dal 14 aprile al primo maggio. Tre settimane intense ed affascinanti collegate dal fil rouge del rapporto del capoluogo altoatesino con il verde.
I fiori e Bolzano dipingono una storia d’amore che dura da molti anni. La primavera è, chiaramente, la stagione che esalta questo connubio sin da quando si tenne il primo mercato dei fiori in piazza Erbe (per poi spostarsi in piazza Walther). “Verde e giardini – le parole del presidente dell’Azienda di Soggiorno Bolzano, Roland Buratti – hanno sempre svolto un ruolo centrale nella vita del capoluogo altoatesino. Bolzano è nata e cresciuta attorno ai suoi giardini: pensiamo che agli inizi del ‘900 si percorreva il centro storico passando per i rosai dei Domenicani e tra le serre che coltivavano addirittura arance ed ananas”.
Ecco, dunque, che la nuova edizione di Bolzano in Fiore Arte dal 14 aprile al primo maggio andrà proprio ad immergersi nella storia botanica della città. Un percorso di crescita e bellezza attraverso la storia del verde e di alcuni luoghi simbolo di costante connubio armonico. L’arte, con le sue forme e i suoi suoni, sarà l’elemento di esaltazione di tre settimane piene di eventi, scoperte e spettacoli con la regia dell’Azienda di Soggiorno.
Il percorso artistico
L’Azienda di Soggiorno ha scelto di affidarsi alle opere di cinque artisti che dialogheranno con i luoghi dove saranno inserite. Dal Museo Civico ai Prati del Talvera passando per Palais Campofranco, Parkhotel Laurin e Parkhotel Mondschein. Rappresentano archetipi che si fondono con il contesto.
Nel dettaglio Ptero V 20693è l’opera di Duilio Forte che troverà spazio nel giardino del Museo Civico. L’artista italiano e svedese si ispira agli animali immaginari, estinti o appartenenti alla mitologia (in particolare scandinava). Ha realizzato addirittura 51 lavori monumentali ispirati ad Odino.
A Palais Campofranco lo spazio sarà occupato dall’arte di Gabriele Picco con In loving memory of a vanished cloud: un’artista bresciano fortemente visivo che celebrerà l’unicità di ogni singolo essere in natura.
Al Parkhotel Mondschein arriva “Trittico” del napoletano Alberto Timossi che invita a riflettere a quando il paesaggio naturale viene piegato e schiacciato diventando qualcosa che non vorrebbe. I lavori di Timossi sono sempre realizzati con materiali edili (in questo caso in tubi di Pvc trattati a mano.
Il “Triangolo Armonico” è la bellezza che troverà spazio nel giardino del Parkhotel Laurin con la firma di Antonella De Nisco che pone l’accento sulla splendida convivenza delle diversità che si trova proprio nei giardini. Artista di Reggio Emilia che ama affiancare la sua attività artistica con riflessioni e lezioni di storia dell’arte.
Al Museion, infine, tocca a “Tears of the Past” di Sissa Micheli: una testa dell’imperatrice Sissi tagliata dai fascisti con pietre di quarzo che sembrano proprio lacrime dal passato. Micheli è un’artista altoatesina che, partendo da Brunico, ha ormai raggiunto una dimensione nazionale ed internazionale.
Curiosando nei giardini del centro storico
L’esposizione a cielo aperto, naturalmente, merita anche la possibilità di approfondirla con una visita guidata. L’Azienda di Soggiorno, dunque, ha predisposto dei percorsi specifici che, oltre ai luoghi delle opere, condurrà i partecipanti in alcuni angoli simbolici e storici del rapporto con il verde con la città. Si passerà, per esempio, per il giardino Moser che si estendeva tra via della Rena, piazza Walther (allora piazza San Giovanni) e viale della Stazione (quello che oggi è solo una porzione tra il Laurin e il parco pubblico davanti allo scalo ferroviario). Una sosta sarà dedicata all’iconico ginkgo biloba di Palais Campofranco donato dalla principessa Sissi e si transiterà dove, un tempo, si coltivava l’ananas nelle serre.