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Val Badia e Val Pusteria, denunce e sanzioni dei carabinieri a Natale

Brunico - I militari della Compagnia Carabinieri di Brunico hanno denunciato e sanzionato molte persone per svariate violazioni di legge. È stato un fine settimana di Natale piuttosto movimentato nelle località di vacanza degli sciatori di tutta Europa.


Nel corso dei posti di controlli eseguiti sulle strade della Val Pusteria, della Valle Aurina e della Val Badia, sono state ritirate tre patenti per guida in stato d’ebbrezza alcolica e altrettante sono state le persone denunciate a piede libero. Un anziano 83enne pensionato di Badia si è rifiutato di sottoporsi al test etilometrico come richiestogli dai carabinieri che lo avevano notato guidare in maniera poco composta. Ovviamente la patente gli è stata comunque ritirata e il veicolo sequestrato. Peraltro al rifiuto di sottoporsi all’accertamento corrisponde la pena edittale più alta pertanto a un automobilista comunque non conviene mai rifiutarsi poiché un eventuale risultato spiacevole sarà corrispondente tuttalpiù all’esito del rifiuto e non di più.


Un 55 enne di Chienes ha segnato 1,38 g/l all’etilometro subendo così il ritiro della patente ma salvando l’auto dal sequestro. Non così fortunato un 71enne di Brunico che ha segnato un risultato di 1,90 g/l subendo quindi – oltre che il ritiro della patente – anche il sequestro del veicolo.


Due sono stati i giovani segnalati per uso di stupefacenti, un 18enne di Corvara e un 22enne palermitano, entrambi sono stati pizzicati in possesso di modiche quantità di marijuana da parte di una pattuglia di sciatori carabinieri e saranno segnalati al prefetto per le previste sanzioni amministrative.


Gli stessi sciatori hanno anche sanzionato cinque turisti stranieri, sorpresi a sciare fuori pista in alta val Badia in violazione dell’ordinamento aree sciabili attrezzate della Provincia autonoma di Bolzano. Diverse sono state anche le violazioni alla normativa anti-covid riscontrate. Il titolare di un ristorante-pizzeria di Badia aveva superato la capienza massima del locale imposta dalla legge provinciale n. 4 del 2020 in materia di prevenzione della pandemia da covid-19.


Un turista veneziano è invece stato beccato nella cabinovia dell’impianto di risalita denominato “Piz la ila” senza mascherina.

Stessa sorte, presso lo stesso impianto, anche per un turista toscano ma residente in Francia privo di mascherina.


Mentre nel comprensorio sciistico di Plan de Corones, presso un esercizio pubblico, i carabinieri sciatori della stazione di San Vigilio hanno sanzionato il titolare dello stesso per non aver controllato il “green-pass” degli avventori e una turista romana priva del “green-pass rafforzato”. Gli stessi carabinieri hanno altresì sanzionato la titolare di un hotel di Marebbe pichè priva di certificazione verde sul luogo di lavoro.


Nel frattempo a Corvara i carabinieri della stazione CC hanno sanzionato un barista presso un hotel di Colfosco. Il giovane barman è risultato privo di certificazione verde sul luogo di lavoro. Al contempo è stato sanzionato anche il suo datore di lavoro, un albergatore di Colfosco, che aveva omesso di verificare la titolarità della nota certificazione in capo al dipendente lavoratore.


Nel corso dei controlli sul rispetto delle norme anti-covid, un 25enne di Valle Aurina, che doveva essere chiuso in casa su ordine dell’Azienda sanitaria poiché riscontrato positivo al virus SARS-CoV-2, è stato trovato in giro dai carabinieri della stazione CC di Cadipietra.


Infine, un ventenne studente di Brunico, a seguito di un furto perpetrato a fine novembre presso una birreria di Campo Tures, è stato trovato con indosso un piumino oggetto di furto. il giovane è stato denunciato per il reato di ricettazione. Il costoso capo d’abbigliamento è stato restituito alla vittima, un altro studente ventenne di Brunico.


Egna arrestano spacciatore


I militari della Compagnia Carabinieri di Egna hanno arrestato uno spacciatore tunisino 37enne, ritenuto responsabile di varie attività di spaccio sul capoluogo e nella bassa atesina.


Questo venditore di veleni si era già “distinto” dal 2019 quando i carabinieri della sezione radiomobile di Bolzano lo avevano arrestato in flagranza per spaccio di droga trovandolo in possesso di tre panetti di hashish del peso complessivo di poco superiore a due etti e circa 630 euro provento della sua attività criminale.


Quindi gli stessi carabinieri nell’estate del 2020 lo avevano denunciato per ricettazione e porto di oggetti atti a offendere. Lo avevano perquisito e trovato in possesso di un codice fiscale già denunciato rubato e un coltello.


Un anno dopo, evidentemente ormai troppo conosciuto a Bolzano (ove era stato arrestato anche dalla Squadra mobile della Polizia di Stato della Questura), aveva trasferito la propria attività illegale in Bassa atesina ove si era dedicato a vendere il suo veleno (cocaina ed eroina) ai giovani del luogo in combutta con altri manigoldi attualmente indagati ancora in stato di libertà.


Segnalata l’attività alla Procura della Repubblica di Bolzano, questa ha chiesto una misura cautelare custodiale al Giudice per le indagini preliminari che l’ha emessa disponendo l’accompagnamento in carcere. L’uomo è stato quindi rintracciato, arrestato e carcerato in attesa di giudizio così che per ora sia impossibilitato a creare ulteriori danni rispetto a quelli che già ha causato.

Ultimo aggiornamento: 28/12/2021 18:03:00
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