Pertanto si è messa in contatto immediatamente con la Sala Operativa della Questura di Trento.
L’agente della Polizia di Stato addetto al Numero Unico di Emergenza, che ha ricevuto la chiamata, comprendendo all’istante che si trattasse di un furto in atto, ha richiesto, in diretta, alla donna di fornire più informazioni possibili, affinché gli equipaggi del nucleo Volanti potessero arrivare sul posto nel più breve tempo possibile, avendo anche le istruzioni necessarie per poter intervenire efficacemente. Inoltre, ha continuato a dialogare con la signora, perché ricevesse tutte le giuste istruzioni per porsi al riparo da qualsiasi pericolo, invitandola a non aprire la porta se avessero bussato, a meno che non si trattasse degli agenti delle Volanti.
La donna ha raccontato all’agente della Polizia di aver compreso all’istante che cosa stesse accadendo, perché in passato aveva avuto un’analoga esperienza, proprio con le stesse modalità, ovvero con l’oscuramento dello spioncino della porta d’ingresso. In meno di due minuti gli agenti della Questura di Trento sono arrivati sul pianerottolo, sorprendendo le due donne intente a scassinare la serratura dell’appartamento. Proprio nel momento in cui lo scasso è stato ultimato, e le due ladre si stavano apprestando ad entrare, gli agenti della Polizia di Stato sono piombati sulle ladre arrestandole ed impedendogli di entrare per portare via alcunchè dall’appartamento.
Le due donne, specializzate in furti in abitazioni e denunciate, ed arrestate, più volte, anche quando erano minorenni, per analoghi furti e tentati furti in abitazione in diverse città d’Italia, a tal punto che una di esse, S.M., è risultata destinataria di un provvedimento di obbligo di dimora nel comune di Livorno, saranno giudicate questa mattina con rito direttissimo innanzi al Tribunale di Trento.