TRENTO - Al termine di un’attività investigativa della Procura della Repubblica di Trento relativa ad una rete di spaccio attiva sulla Piana Rotaliana, i carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Trento, coadiuvati dai militari delle Stazioni di San Michele all’Adige, Mezzolombardo ed Andalo, hanno eseguito la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di una persona alla quale erano stati sequestrati 8 grammi di cocaina, un bilancino di precisione e denaro contante, resosi responsabile di più episodi di cessione di hashish anche a minorenni e hanno denunciato in stato di libertà altri due soggetti trovati, nel corso delle perquisizioni domiciliari delegate dalla stessa Autorità Giudiziaria, in possesso di 10 grammi circa di hashish oltre a denaro contante.
Tutto ebbe inizio a seguito di un furto a febbraio dello scorso anno in un bar di Mezzolombardo durante cui era stata asportata la somma di 4mila euro impiegata per pagare 500 grammi di hashish acquistati col metodo del conto vendita, un metodo che prevede un accordo con l’affidamento della droga da parte del fornitore all’acquirente con l’onere per quest’ultimo di rivendere la sostanza e far pagare la merce. Le informazioni acquisite durante il furto hanno consentito di identificare gli autori dell’attività di spaccio.