La gang era composta da 31 persone, di cui trenta restano in carcere, mentre uno - proprietario di un locale e capannoni nel Bresciano - è stato scarcerato.
Secondo il Gip del tribunale di Brescia per il presunto capo, Tommaso Morra di Cerignola, e le guardie giurate basiste, Massimo Cannatella e Vito Mustica, sussistono le esigenze cautelari per "il concreto e più che attuale pericolo che costoro commettano delitti della stessa specie, con uso di armi e violenza alle persone". Nell’ordinanza del giudice si legge anche che i presunti rapinatori avevano pianificato "un’eventuale risposta armata e potenzialmente mortale per chi avesse tentato di impedire la conclusione del piano", con l’utilizzo di armi da guerra. Il gip ha anche sposato le aggravanti del metodo mafioso e del fiancheggiamento dell’ndrangheta e delle associazioni mafiose. I difensori dei 30 in carcere stanno valutando l'istanza al Riesame per rivedere le misure cautelari.