La più famosa vittima è Daniza, che lasciò orfani nel 2014 i suoi cuccioli.
"Ci chiediamo, ancora una volta, come sia possibile gestire così la presenza degli orsi, come sia possibile continuare a far morire animali selvatici in operazioni che richiedono competenza e accuratezza", dichiara la delegata dell’Oipa di Trento, Ornella Dorigatti, che conclude: "La Provincia autonoma di Trento è ancora ben lontana dall’attuare una seria azione di prevenzione e una seria progettazione di azioni volte a una serena convivenza con la fauna selvatica. La procedura di cattura degli orsi mette a repentaglio la loro vita e ci chiediamo perché ci si ostini nel perseguitare questi meravigliosi animali".
Gli Animalisti Italiani Onlus chiedono che venga immediatamente istituita una Commissione di indagine per conoscere come sono realmente andate le cose e anche l'Enpa fa sapere di aver attivato il proprio ufficio legale "per accertare le responsabilità di questa morte inutile e crudele. F43 non era solo una sigla ma una giovane orsa, nel pieno della propria capacità riproduttiva, che nei suoi 4 anni di vita non aveva mai dimostrato alcuna aggressività verso le persone".
Nel territorio della provincia di Trento si conta una popolazione stimata di 82-93 orsi, con un trend in crescita. Alcuni giorni fa, un cucciolo di orso di sette mesi è morto in seguito a un incidente stradale avvenuto nel corso della notte lungo la statale 42 del Tonale, sotto l’abitato di Vermiglio (Trento).