Bolzano – In un’operazione lampo che ha tenuto col fiato sospeso l'intera città, i carabinieri di Bolzano hanno rintracciato una neonata sottratta da una struttura protetta, riaffidandola sana e salva alle autorità competenti.
L'allarme è scattato lo scorso 26 giugno quando, alle 18:40, il personale di una struttura protetta del capoluogo ha allertato il 112 Nue segnalando la scomparsa della piccola, avvenuta circa 24 ore prima. La madre, alla quale era stata tolta la potestà genitoriale a seguito di diverse vicissitudini penali, sfruttando una breve distrazione degli assistenti, era fuggita con la figlia, accompagnata da un uomo, poi identificato come il padre della bambina.
E' stata avviata un’immediata e vasta operazione di ricerca da parte dei carabinieri della Compagnia di Bolzano. Dopo aver condiviso tutte le informazioni con le altre forze di polizia, i militari hanno setacciato ininterrottamente le zone più degradate della città.
Grazie alla collaborazione della struttura ospitante, che ha fornito dettagli cruciali sulla famiglia, e alla sinergia con la Compagnia Carabinieri di Egna, gli investigatori hanno interrogato parenti e conoscenti e analizzato decine di ore di filmati di videosorveglianza per ricostruire il percorso di fuga dei genitori.
Nonostante i numerosi controlli nel quartiere Gries - S. Quirino, dove si riteneva potessero essersi rifugiati, i primi sforzi sono stati infruttuosi. Ma la svolta è arrivata nel pomeriggio del 27 giugno, quando i carabinieri della Sezione Operativa, noti per la loro abilità nel gestire casi complessi e lavorare in abiti civili, coadiuvati dai colleghi della Stazione Capoluogo di Bolzano e San Genesio Atesino. sono riusciti a localizzare la famiglia in una zona residenziale di Corso Libertà. La madre è stata deferita all’Autorità Giudiziaria per "sottrazione di incapace", mentre la neonata, in ottime condizioni di salute, è stata ricondotta alla struttura protetta.
A dare risalto all'operazione è stato il comandante della Compagnia carabinieri di Bolzano, tenente colonnello Stefano Esposito Vangone, che ha dichiarato: "Questo successo non è isolato. Solo pochi giorni fa, i nostri uomini hanno rintracciato un bambino autistico di sei anni che si era allontanato da casa. Questi risultati testimoniano l'impegno e la dedizione dei nostri militari nel proteggere i più vulnerabili. Quando si tratta di salvaguardare la vita e la sicurezza dei nostri cittadini, non lasciamo nulla di intentato."