Brunico - I militari della Compagnia Carabinieri di Brunico hanno sanzionato diverse persone nel fine settimana e uno è stato denunciato penalmente.
Una donna 47enne, cittadina tedesca, è stata controllata alla guida della propria autovettura in palese stato di ebbrezza alcolica. Sottoposta a controllo etilometrico, ha segnato l’“importante” risultato di 1,93 grammi per litro di sangue… La patente le è stata ritirata e l’automobile sequestrata per la confisca. La donna è stata denunciata per guida in stato di ebbrezza alcolica aggravata.
Sempre per guida in stato d’ebbrezza, ma per l’ipotesi che prevede la “sola” sanzione amministrativa pecuniaria (oltre a quella accessoria della sospensione della patente di guida), gli stessi carabinieri hanno contestato la guida in stato d’ebbrezza a un 49enne di San Lorenzo e a una 33enne di Brunico, entrambi con tasso alcolemico riscontrato inferiore a 0,8 g/l. Hanno però ovviamente perso le patenti di guida.
Un “interessante teatrino” si è tenuto a Brunico in un bar del centro città dove la titolare dell’esercizio commerciale, evidentemente poco avvezza al rispetto delle norme di legge vigenti nella Repubblica Italiana, alla richiesta di esibire la certificazione verde “green-pass” da parte dei carabinieri della stazione di Brunico, ha opposto un netto rifiuto iniziando a citare presunte norme giuridiche che impedirebbero ai carabinieri di controllare i “green-pass” negli esercizi pubblici… Comunque, anche dopo reiterate richieste, il famigerato certificato non è uscito fuori, e anzi la signora ha continuato a servire i clienti del bar non curandosi dei carabinieri. Quest’ultimi, che non possono tollerare comportamenti contra legem, hanno quindi redatto un verbale di contestazione di violazione amministrativa per omessa esibizione della certificazione verde con la sanzione accessoria della chiusura cautelare dell’esercizio per cinque giorni.
Anche una collaboratrice e il titolare di un negozio di abbigliamento di Falzes sono stati sanzionati, la prima per assenza del certificato (obbligatorio per lavorare in un negozio) e il secondo per aver omesso il controllo su una dipendente.
Pizzaiolo col certificato scaduto, sanzione anche per il datore di lavoro
I militari della Stazione carabinieri di Appiano sulla strada del vino nel corso dei consueti quotidiani controlli sul rispetto delle norme vigenti per la limitazione dei contagi da SARS-CoV-2, hanno fatto visita a una pizzeria del luogo.
Il routinario accertamento sulle misure anti-covid sembrava in regola sennonché I militari hanno avuto una risposta negativa al controllo del codice QR nientepopodimeno che… del pizzaiolo…
Si è così scoperto che il professionista aveva la certificazione verde scaduta.