Al ritorno a Lavis si è sentito male, con dolori alla testa e all’addome, è stato ricoverato al Santa Chiara di Trento, dove gli è stata diagnosticata una "Escherichia coli", generata probabilmente da qualcosa che ha mangiato. Dopo tre giorni il 18enne è morto.
Immediatamente è stata aperta un'inchiesta della Procura di Trento e adesso anche quella di Lecce, ha avviato un'indagine per chiarire le cause che hanno scatenato l’infezione, risultata fatale al giovane.
L'infezione da Escherichia coli può provenire da acqua o cibo contaminati – soprattutto da alimenti come frutta e verdura (che vengono spesso consumati crudi), latte non pastorizzato e carne non cotta – ma anche tramite il contatto da persona a persona. Nonostante la maggior parte dei ceppi di Escherichia coli siano innocui, ne esistono tuttavia alcuni che mettono a rischio la salute umana, come nel caso del giovane trentino. I militari del Nucleo antisofisticazione e sanità di Trento sono già stati incaricati a verificare se, e in che occasione, Rizzolli sia entrato in contatto con il batterio avvelenato. Sono stati inviati anche i militari del NAS di Lecce.