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Droga in val Venosta: due arrestati dai carabinieri

giovedì, 26 novembre 2020

Naturno –  I Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Silandro, coadiuvati da quelli della Stazione di Naturno, hanno arrestato un ventenne domiciliato a Naturno e un diciannovenne residente a Merano, ma di fatto dimorante a Silandro, destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare con cui il giudice delle indagini preliminari di Bolzano, su richiesta della Procura della Repubblica del Capoluogo, ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari per entrambi, in quanto ritenuti responsabili di detenzione e traffico di sostanze stupefacenti nella bassa val Venosta, tra Parcines, Plaus e Naturno.

Ad ulteriore riscontro degli elementi già raccolti nel corso delle indagini, nell’appartamento del ventenne, a Naturno, i militari hanno rinvenuto un chilogrammo di marijuana, novanta grammi di cocaina, venticinque grammi di hashish, 126 pasticche di ecstasy, materiale vario per il confezionamento, un bilancino di precisione e più di 7mila euro in banconote, riconducibili all’attività di spaccio dello stupefacente. Il tutto è stato sequestrato e sarà sottoposto ad analisi presso il laboratorio analisi sostanze stupefacenti (LASS) del comando provinciale CC di Bolzano.

Oltre ai due arrestati, c’è anche un indagato a piede libero, non arrestato poiché una figura di minor livello, che aveva dato un apporto minore all’attività criminale non spacciando direttamente la droga ma fornendo supporto logistico ai propri compari.

L’operazione è stata eseguita al termine di un’indagine avviata a Naturno già dai primi di aprile 2020 quando i carabinieri si erano presentati a casa di un giovane (non uno dei tre menzionati sopra) per notificare una sanzione amministrativa “covid” e in casa avevano trovato una riunione di amici intenti a consumare stupefacenti. Un mix tra un coffee shop e un market della droga. Ne era scaturita una perquisizione che aveva portato all’arresto in flagranza di reato del padrone di casa, trovato in possesso di oltre un chilogrammo di marijuana.

Verosimilmente a causa dell’emergenza pandemica che impediva di muoversi liberamente, i giovani avevano iniziato a “importare” grossi quantitativi di diverse sostanze in val Venosta per rivendere le dosi “take away” o a domicilio.

Ovviamente i carabinieri venostani non si erano fermati a quell’arresto ma anzi esso era stato l’occasione per iniziare a controllare gli altri sospettati e quindi l’attività d’indagine era proseguita nei mesi seguenti con metodi investigativi tradizionali basati su prolungati servizi di osservazione e pedinamento. Gli indagati, per eludere i posti di controllo evitavano l’uso di automobili preferendo muoversi esclusivamente in taxi o con il treno.

In due occasioni i carabinieri di Silandro avevano sottratto la marijuana nei luoghi dove avevano visto gli indagati nasconderla, per un totale di sette etti. Non sospettando di essere osservati, avevano utilizzato nascondigli improvvisati in campagna dove i sacchi in plastica termosaldata a prova di umidità, contenenti l’“erba”, venivano nascosti.

Oltre al primo arresto in flagranza, nel corso dell’indagine ne era stato effettuato un altro per dare un riscontro all’attività in corso. Uno dei due attuali indagati era stato fermato nei pressi della stazione ferroviaria di Coldrano (Laces) e sottoposto a perquisizione. Aveva circa 17 grammi di cocaina e quasi 50 grammi di marijuana. Arrestato, era stato posto ai domiciliari, ma l’episodio non lo aveva fermato e, una volta libero, aveva ricominciato a operate illecitamente.

Nel loro complesso, le indagini hanno consentito di arrestare in flagranza di reato tre persone, deferirne altre tre in stato di libertà e sequestrare circa quattro chilogrammi di marijuana, più di un etto di cocaina, oltre a hashish ed ecstasy (MDMA) e somme di denaro ammontanti a 16mila euro. Un notevole traffico per essere giovani alle prime armi nel mondo del crimine.



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