Tale servizio viene generalmente richiesto quando si vuole celare la provenienza di una certa disponibilità finanziaria (anche in bitcoin) che verrà inviata all’intermediario, il quale provvederà a recapitare la somma al destinatario finale tramite un tradizionale bonifico bancario da un conto corrente “pulito” a sua disposizione;
- annunci relativi a documenti di identità, nazionali ed esteri, riportanti i segni distintivi dei rispettivi Paesi. Vi sono diverse tipologie di documenti posti in vendita, materiali o digitali. Nel caso dei documenti di identità digitali, vi è la possibilità da parte dei clienti di acquistare cosiddetti template, ovvero veri e propri file editabili sui quali inserire dati anagrafici e fotografie a piacimento degli utilizzatori finali, per poi stampare un numero illimitato di documenti falsi.
- più di 30.000 annunci di vendita relativi a farmaci e sostanze stupefacenti suddivisi in: Benzos (psicofarmaci), Cannabis &Hashish, Dissociatives (allucinogeni dissociativi), Ecstasy (MDMA o ecstasy), Opioids (oppioidi), Prescription (medicinali soggetti a prescrizione medica), Steroids (steroidi), Stimulants (stimolanti), Psychedelics (sostanze pischedeliche), Pharaphernalia (strumenti per l’alterazione e prodotti per il trattamento delle sostanze stupefacenti), Other (sostanze e farmaci non categorizzate), oltre alla cocaina e all’eroina;
- 600 annunci riguardanti la vendita di oro, argento ed altri prodotti di gioielleria, verosimilmente di provenienza illecita o contraffatti;
- più di 5.000 gli annunci relativi alla vendita di armi, esplosivi e munizionamento, tra cui armi da guerra tipo Kalashnikov;
- software comprendenti diverse categorie di applicativi di carattere dannoso (virus informatici), tra cui: Botnet, Malware ed Exploits;
- Security &Hosting, ove si possono rinvenire utilità di controllo remoto e VPN utili a celare il proprio indirizzo IP, tutti strumenti volti ad incrementare le misure di sicurezza in termini di anonimato online, al fine, generalmente, di camuffare la propria identità virtuale per il compimento di scopi illeciti o bypassare blocchi governativi.
Nell’ambito dell’analisi forense sono emerse le conversazioni scambiate tramite applicazioni di messaggistica istantanea con un terzo soggetto, il quale riusciva ad esercitare una sorta di controllo sui proventi legati alla piattaforma di vendita Berlusconi Market in qualità di amministratore del market stesso. L’abilità degli investigatori ha consentito quindi di identificare il terzo soggetto, ugualmente residente in Puglia.
Dal complesso degli approfondimenti tecnici esperiti è emerso che i tre soggetti, hanno costituito tra loro una associazione a delinquere per l’amministrazione della piattaforma Berlusconi Market, poiché:
- hanno sostenuto le spese relative al suo funzionamento;
- hanno preso le decisioni relative alla gestione;
- erano in possesso delle credenziali di amministratore;
- hanno suddiviso tra loro i proventi illeciti maturati per circa 41 bitcoin, pari a circa 400.000,00 euro a fronte di un volume complessivo di transazioni annue pari a circa 2 milioni di euro.
In sostanza, hanno allestito l’infrastruttura informatica allo scopo di gestire il Black Market, che si rivolgeva a utenti di tutta Europa e del mondo (USA, Canada, Australia), e quindi consumare una serie indeterminata di delitti in concorso con i terzi vendor, quali la vendita di armi da guerra, di sostanze stupefacenti per ingenti quantitativi e di valuta contraffatta, la ricettazione consumata mediante l'offerta in vendita di carte di credito contraffatte, documenti di identità contraffatti, di codici e credenziali relativi a carte di credito o home banking carpiti mediante accesso abusivo a sistemi informatici, tutti delitti aggravati dalla transnazionalità della condotta. La condotta degli amministratori del Black Market agevolava quindi, in maniera determinante, la commissione dei reati in concorso con i vendor mediante la concessione di uno spazio web (vetrina) sul proprio store (negozio) virtuale, unitamente alla gestione dei pagamenti (in criptovalute), al fine di conseguire un profitto per tale attività illegale.
Gli elementi raccolti grazie alle minuziose attività investigative svolte dal personale specializzato del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza, con il costante coordinamento della Procura della Repubblica di Brescia, hanno portato all’emissione di misure cautelari personali della custodia in carcere a carico di tre soggetti (G.D.M. e G.R., residenti in Puglia e L.D.V. residente in Puglia e domiciliato a Torino). Ufficiali e agenti di polizia giudiziaria appartenenti al predetto Nucleo Speciale hanno dato esecuzione alle misure disposte, eseguendo altresì 5 perquisizioni domiciliari in Barletta (BT), Andria (BT), Putignano (BA) e Torino.
Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati numerosi dispositivi tecnologici (personal computer,notebook, memorie digitali e smartphone) sui quali verrà successivamente svolta l’analisi forense, anche per risalire ai vari vendor del Black Market. Sono stati altresì sottoposti a sequestro un bilancino di precisione e numerose confezioni di presunti medicinali e farmaci illeciti, che saranno sottoposti ad analisi tecnica.
Dal momento dell’esecuzione delle misure cautelari il Berlusconi Market ha interrotto l’operatività. Dopo le operazioni dell’FBI statunitense e della polizia olandese nei confronti dei Black Market “Silk Road”, “Alfa Bay” e “Hansa Market”, Berlusconi Market costituisce il quarto esempio al mondo di Black Market del Dark Web reso non più operativo.