Brescia - La I Sezione del Tar di Brescia, guidata dal presidente Angelo Gabbricci, relatore Elena Garbari, si è espressa sulla Caffaro: in sede cautelare, ha respinto le richieste di Caffaro Brescia, volte al mantenimento, nel sito produttivo, di liquidi e rifiuti stoccati in vecchie cisterne, che rappresentano un serio pericolo per la salute e per l'ambiente, confermando la legittimità dell’ordinanza di rimozione emessa dal direttore del Settore Ambiente della Provincia di Brescia all’esito di una complessa indagine sul sito produttivo di via Milano, condotta con l’ausilio tecnico di Arpa Lombardia, nella quale era stato contestato l’operato degli organi di controllo, nonostante le evidenze di degrado degli impianti e le criticità rilevate anche sotto il profilo della sicurezza dei luoghi di lavoro.
Ecco l'ordinanza
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia - sezione staccata di Brescia (Sezione Prima) ha pronunciato la presente
ORDINANZA
sul ricorso numero di registro generale 753 del 2019, integrato da motivi aggiunti, proposto da Caffaro Brescia S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati Angelo Clarizia e Marina Massironi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso lo studio dell’avvocato Domenico Bezzi, in Brescia, via Diaz, n. 13/C;
contro
Provincia di Brescia, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati Magda Poli, Gisella Donati e Raffaella Rizzardi, ed elettivamente domiciliata presso la sede dell’avvocatura provinciale, in Brescia, Piazza Paolo VI, palazzo Broletto, n. 29;
nei confronti
Comune di Brescia, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Francesca Moniga e Andrea Orlandi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico presso la sede della Civica
Avvocatura in Brescia, Corsetto S. Agata, n. 11/b;
N. 00753/2019 REG.RIC.
Caffaro Chimica S.r.l., in Liquidazione in Amministrazione Straordinaria; Gruppo Snia in Amministrazione Straordinaria; Commissario straordinario delegato del Sito d’interesse nazionale - SIN Brescia; Agenzia Regionale Protezione Ambiente (ARPA) Lombardia e Dipartimento di Brescia e Mantova; Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; Regione Lombardia; Regione Lombardia - sede Territoriale di Brescia; Agenzia della Tutela della Salute (ATS) Brescia;
Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - ISPRA; Ministero
della Salute; Istituto Superiore di Sanità; Ministero dell’Interno; UTG - Prefettura di Brescia;
non costituiti in giudizio;
per l'annullamento
Con il ricorso introduttivo:
- del provvedimento della Provincia di Brescia notificato in data 14 ottobre 2019, n.prot. 0137497 che ha sospeso l’A.I.A. intestata a Caffaro Brescia S.r.l. per quanto riguarda l’attività condotta nel reparto clorato;
- nonché di tutti gli atti pregressi, conseguenziali e/o comunque connessi, ivi
compresa la comunicazione di avvio del procedimento di diffida notificata in data 9 settembre 2019, n. prot. 121952, nonché le relazioni ARPA del 13 giugno 2019, n. prot. 0096701 e la nota di ARPA del 19 agosto 2019, n. prot. 14438 e tutti i suoi allegati, ivi compresa la relazione allegata di luglio 2019 e gli allegati, la nota ARPA del 19 agosto 2019 avente ad oggetto “esiti di sopralluogo e valutazioni tecniche”;
Con i motivi aggiunti di data 27 gennaio 2020:
- della nota della Provincia di Brescia del 25 novembre 2019, n. prot. 0157371 avente ad oggetto “decreto di AIA n. 10385 del 21/09/07 e A.D. n. 477 del 16.02.2012. Conclusioni attività di indagine effettuate da ARPA nel febbraio - luglio 2019. Provvedimenti ai sensi dell’art. 29-decies, comma 9, lettere a) e b) del d.lgs. 152/06 e s.m.i. Ordinanza TAR-Lombardia s.s. di Brescia n. 401 del 07.11.2019”;
N. 00753/2019 REG.RIC.
- nonché dell’allegato parere ARPA di pari data n. prot. 156853/2019, avente ad oggetto: “Proposta operativa per lo svuotamento e lo smaltimento dei rifiuti liquidi pericolosi contenuti nei serbatoi S1, S2, S3, S4 area B reparto clorato.
Trasmissione valutazioni tecniche/osservazioni. Errata corrige”;
Con i motivi aggiunti di data 28 maggio 2020:
- della nota della Provincia di Brescia di data 11/05/2020, n. 67463/2020, nonché di tutti gli altri atti pregressi, consequenziali e/o comunque connessi.
Visti il ricorso, i motivi aggiunti e i relativi allegati;
Visti gli atti di costituzione in giudizio della Provincia di Brescia e del Comune di
Brescia;
Vista la domanda di sospensione dell'esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente;
Visto l'art. 55 cod. proc. amm.;
Visto l’art. 84 del d.l. 17 marzo 2020 n. 18;
Visti tutti gli atti della causa;
Ritenuta la propria giurisdizione e competenza;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 17 giugno 2020 la dott.ssa Elena Garbari;
Ritenuto e considerato:
- che le prescrizioni imposte alla società ricorrente dalla Provincia di Brescia con il provvedimento di data 14 ottobre 2019 - impugnato in principalità - risultano attualmente adempiute, ad eccezione dello smaltimento dei rifiuti liquidi pericolosi contenuti nei serbatoi S2 e S3 dell'area B del reparto clorato, per il quale è scaduto anche il nuovo termine (90 giorni dalla caratterizzazione) assegnato dall’amministrazione con provvedimento di data 25 novembre 2019, adottato in attuazione dell’ordinanza cautelare n. 401/2019 (atto impugnato con motivi aggiunti di data 27 gennaio 2020);
N. 00753/2019 REG.RIC.
- che in data 6 maggio 2020 Caffaro Brescia S.r.l.